Berlusconi affidato ai servizi sociali. Agibilità “salva”: potrà recarsi a Roma

15 Apr 2014 12:30 - di Redazione

Il tribunale di sorveglianza di Milano ha accolto la richiesta di affidamento ai servizi sociali avanzata da Silvio Berlusconi per scontare la condanna a un anno di carcere per il processo Mediaset. In realtà dieci mesi e mezzo se dopo sei mesi otterrà lo sconto di pena previsto di 45 giorni. Sarà impegnato una volta alla settimana in una comunità di anziani a Cesano Boscone (Milano) della Fondazione Sacra Famiglia.

Berlusconi non potrà lasciare la Lombardia ma, come da sua richiesta, potrà recarsi a Roma dal martedì al giovedì (e potrà uscire dalle 6 alle 23). Questa una delle prescrizioni che accompagnano il provvedimento di affidamento in prova ai servizi sociali. Una decisione che i legali definiscono “equilibrata e soddisfacente”. La possibilità di recarsi a Roma rende possibile quella agibilità che, in vista degli impegni elettorali per le europee, Berlusconi aveva sempre invocato come suo diritto di leader politico. Giovedì scorso si era tenuta l’udienza per discutere l’istanza e il pg Antonio Lamanna aveva dato parere favorevole affinché il leader di Forza Italia, come aveva proposto l’ufficio esecuzione penale esterna, svolgesse attività di volontariato in una struttura per anziani mentre aveva bocciato l’attività indicata dall’ex premier come motivatore in un centro per disabili del circuito delle associazione no profit a lui vicine. I giudici avevano cinque giorni di tempo, non tassativi, per depositare il loro provvedimento. Oggi la decisione. I giudici hanno dunque accolto la richiesta proveniente sia dal pg Lamanna che dalla difesa dello stesso ex premier. Evitati i domiciliari, il leader di Forza Italia si potrà concentrare sulla prossima campagna elettorale per le europee. Il provvedimento è stato notificato ai legali dell’ex premier.  L’ex capo del governo a questo punto dopo avere firmato il verbale con le prescrizioni stabilite dai giudici avrà colloqui, si presume con scadenza mensile, con il responsabile dell’ufficio esecuzione penale estere l’Uepe, di Milano. All’esito della prova il tribunale di sorveglianza valuterà l’estinzione della pena: se, in base alla relazione dell’Uepe, riterrà che l’affidamento abbia avuto esito positivo, da quel momento decadrà anche l’interdizione dai pubblici uffici per due anni inflitta a Berlusconi come pena accessoria e confermata pochi giorni fa dalla Corte di Cassazione.

I giudici del tribunale si sorveglianza, nell’affidare Berlusconi ai servizi sociali, hanno anche sottolineato che a loro avviso si tratta  ancora di “persona socialmente pericolosa” ma una serie di elementi, come il pagamento del risarcimento danni e delle spese processuali per il caso Mediaset, ”evidenziano la scemata pericolosità sociale” del leader di Fi e ”appaiono indici di volontà di recupero”.

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