Contratti, scendono da 8 a 5 anni le proroghe. E sulle dimissioni in bianco Sel va all’attacco del Pd

17 Apr 2014 14:43 - di Redazione

Acque agitatissime in commissione Lavoro del Senato che ha deciso di rinviare il disegno di legge sulle cosiddette “dimissioni in bianco” inserendolo nel testo del Jobs Act. Una mossa a sorpresa che non è piaciuta a Sel che punta l’indice sull’inspiegabile ripensamento dei colleghi del Pd mentre dalla Camera arriva un correttivo importante al decreto legge sul Lavoro su uno dei temi più criticati, la possibilità di rinnovare per otto volte, nell’arco di 36 mesi, i contratti a termine. La commissione ha infatti approvato l’emendamento dei Democratici al decreto del ministro Giuliano Poletti che riduce da otto a cinque il numero delle proroghe possibili per i contratti a termine, sempre nell’arco di tre anni. «Il ddl sull’abrogazione dell’odiosa pratica delle dimissioni in bianco è stato affossato, nonostante le proteste di Sel in Senato», tuona Loredana De Petris commentando i lavori della commissione presieduta dall’alfaniano Maurizio Sacconi che a maggioranza ha deciso il rinvio dell’esame che sarebbe già dovuto cominciare «Sul tema del lavoro – scrivono in una nota i parlamentari di Sel – abbiamo assistito, ancora una volta, alla scrittura di una pagina vergognosa da parte di quelle forze politiche che, in campagna elettorale si propongono come paladini dei diritti dei lavoratori, e poi all’interno del Parlamento fanno l’esatto contrario». Le dimissioni in bianco, infatti, erano state approvata dalla Camera anche con il sostegno del Pd. «Evidentemente, però, nel tragitto tra Montecitorio e Palazzo Madama i colleghi piddini ci hanno ripensato e hanno preferito rinviare tutto alle calende greche, allineandosi in questo modo alle politiche del lavoro di Sacconi. Inserire, infatti, tale norma nella legge delega sul lavoro equivale a prendere in giro i lavoratori, in particolare le donne, vittime principali di questa pratica vessatoria. E a tal proposito  le donne del Pd cosa dicono di tutto questo?». Alla levata di scudi del partito di Vendola si uniscono le proteste dell’Italia dei Valori. «Non comprendiamo il motivo per il quale sia stato rinviato a data da destinarsi l’iter parlamentare del ddl per l’abrogazione della vergognosa pratica delle dimissioni in bianco – commenta Ignazio Messina – tutte le parlamentari donne dovrebbero alzare la voce e protestare contro questa decisione sbagliata perché è un battaglia di civiltà». Non è tollerabile, spiega, che in Italia esista una tale legislazione che ci ricorda tempi medievali nei quali vigeva il rapporto feudatario». Prova a correre ai ripari la senatrice Rita Ghedini del Pd: «La confluenza nel Jobs Act del testo appena approvato alla Camera sul contrasto alle dimissioni in bianco non è una rinuncia, da parte nostra, a migliorare la legge».

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