Da tronista all’Europarlamento. L’azzurra Ylenia Citino si difende: non sono una velina, guardate il mio curriculum
Il suo nome è uscito fuori all’ultimo momento, martedì sera, ed è subito polemica. La bella Ylenia Citino ce l’ha fatta ed è candidata nelle liste di Forza Italia nella circoscrizione delle isole. Alla ricerca di volti nuovi il Cavaliere punta sull’ex tronista di Uomini e donne, siciliana di Catania, che nel salotto di Maria De Filippi si è distinta come l’alternativa intelligente alla platea di corteggiatrici sgrammaticate e illetterate. Sedotto, fin dal primo colloquio, dal suo impegno «a voler capire la politica», Berlusconi ha vinto la gelosia della Pascale e l’ha piazzata in lista alla faccia dei pezzi da novanta come Scajola. Tornano le veline a scalare i vertici del partito azzurro in cerca di consensi facili? Si ricomincia con il lodo Minetti per rimpinguare le liste più deboli del ventennio? La Citino, che ha avuto l’onore della prefazione del Cavaliere al suo libro sul finanziamento pubblico ai partiti, si difende a testa alta dalle facili accuse sul peccato di gioventù, pronta a far dimenticare il suo passato televisivo. «Il problema non è stato tanto l’aver partecipato a Uomini e donne – spiega al Corriere della Sera rivendicando un curriculum di tutto rispetto – il dramma è stato dopo: a causa di quell’esperienza poi ho faticato a trovare lavoro. Andavo a fare un colloquio e finiva che la persona con cui parlavo digitava il mio nome su Google e gli unici risultati che uscivano erano quelli sulla mia partecipazione al programma della De Filippi, ma quelle notizie se ne andranno da sole». Perché lei non è una sciampista a caccia di un seggio a Bruxelles. Ricercatrice, laureata in Giurisprudenza con il massimo dei voti, unica donna degli ultimi due anni ammessa all’Ena, scuola d’eccellenza francese per la formazione della pubblica amministrazione, ha le carte in regola per l’eurocandidatura e non vuole sentir parlare di scorciatoie e di gossip, «nessuno potrà scambiarmi per un’arrampicatrice sociale, ho una storia alle spalle». È pronta al grande salto da Uomini e donne all’Europa e a sconfiggere gli elefanti di Forza Italia che masticano amaro. Tra i titoli che esibisce il lavoro come assistente parlamentare di Renato Brunetta («gran parte del materiale con cui poi ho scritto un libro risale a quel periodo») e la collaborazione con Alfano, «conosco l’inglese, il francese, lo spagnolo. Per questo ho lavorato con lui all’ufficio stampa». Insomma bando al velinismo, la politica è la sua vera passione da quando, ventenne, ha militato nei circoli di Forza Italia giovani e oggi intende far dimenticare la partecipazione a Uomini e donne, un inciampo, una parentesi dettata dalla curiosità e da un po’ di sana leggerezza, non certo dalla vocazione.