Genova non deve dimenticare i suoi figli: sì a una via per Fabrizio Quattrocchi

18 Apr 2014 17:01 - di Antonio Pannullo

Intitolare una via di Genova a Fabrizio Quattrocchi, il giovane italiano rapito e ucciso in Iraq 10 anni fa dai terroristi islamici: è la richiesta depositata da Fratelli d’Italia a Palazzo Tursi al sindaco Marco Doria. Primi firmatari il presidente nazionale di FdI Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e il portavoce regionale del partito Simone Torello. «Ora speriamo che Genova possa avere al più presto via Quattrocchi – afferma il dirigente di FdI Gianni Plinio – Fratelli d’Italia ha voluto dare voce ai tantissimi genovesi che, al di là delle appartenenze, reputano giusto e doveroso che un siffatto riconoscimento a Quattrocchi, per la sua eroica morte, venga tributato anche nella sua città». Già una circoscrizione genovese ha dedicato la sala del consiglio al giovane, ma adesso si vuole omaggiare il nostro eroico compatriota con una strada, sull’esempio di Milano, Roma, Trieste, Firenze e altre città. La vicenda non è stata ancora chiarita totalmente,  e probabilmente non lo sarà mai: perché ad esempio solo lui fu ucciso mentre gli altri ostaggi no, e perché il video del suo assassinio fu diffuso dai terroristi islamici solo anni dopo, video peraltro mai mostrato per intero. Ma in realtà tutto questo non ha più importanza, perché Fabrizio Quattrocchi, con il suo impulso di dignità patria si è conquistato un posto nella storia di questa nazione. «Vittima di un brutale atto terroristico rivolto contro l’Italia, con eccezionale coraggio ed esemplare amor di Patria, affrontava la barbara esecuzione, tenendo alto il prestigio e l’onore del suo Paese». Ecco, è tutta qui la soluzione delle infinite polemiche sulla vicenda di Fabrizio Quattrocchi, il giovane nato a Catania ma cresciuto a Genova) massacrato dai terroristi islamici in Iraq il 14 aprile giusto di dieci anni fa. La frase è la motivazione del conferimento della medaglia d’oro al valor civile alla memoria da parte dell’allora capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi nel marzo del 2006 e racchiude un comune sentire di tutti gli italiani verso un ragazzo che ha pensato all’onore del suo Paese persino nell’estremo momento. Oltre a numerosi riconoscimenti, vogliamo qui segnalare una canzone composta dalla Gulliver’s Band, dedicata al sacrificio del giovane e ovviamente “silenziata” da una certa intellighentzia mediatica di sinistra che strizza l’occhiolino ai terroristi arabi. È veramente molto bella.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *