Il “grande annuncio” del sindaco Marino: sarà lui ad aprire il Gay Pride il 7 giugno…
Lo vedi, ecco Marino! Il sindaco di Roma ha fatto l’annuncio che tutti in città attendevano con trepidazione (si fa per dire): sarà felice di aprire lui in prima fila il corteo del Gay Pride il 7 giugno a Roma. Il gaudium magnum tra enfasi e rulli di tamburi è stato diffuso durante l’incontro con ospiti d’eccezione: le comunità Lesbiche gay bisessuali e trans (Lgbt) ricevute in Campidoglio per preparare i dettagli insieme all’assessore alle Pari Opportunità, Alessandra Cattoi. E non finisce qui. Per l’occasione il sindaco che tutti hanno voluto a braccia aperte fa cose straordinarie per questa città e “infiocchetta” la Capitale a dovere, adornando i palazzi del Capidoglio con una grande bandiera Rainbow, affinché tutti sappiano che a Roma il prossimo mese ci sarà la “settimana Rainbow”. In questo modo, con la bandiera sventolante «ci prepariamo al Pride del 7 giugno». Non solo ci sarà un Gay Pride aperto dal sindaco stesso, ma ci sarà una settimana preparatoria al Gay Pride come mai accaduto prima, come non accade per il Natale di Roma o altri momenti unificanti per la vita della città. Chi ha votato Marino e le forse che lo appoggiano saranno felici, noi no. In un’era di decadenza come quella segnata dal suo avvento, tra un bilancio ancora non definitivamente approvato e un vicesindaco nei guai per le connivenze con gli okkupanti abusivi delle case popolari; tra sporcizia e scene di ordinario degrado, almeno una cosa è fatta, il fiore all’occhiello dell’orgoglio gay è salvo. Da domani chi sarà in ostaggio sul Raccordo o procederà a passo d’uomo sull’Olimpica, che da tre mesi procede a una corsia per entrambi i sensi di marcia, avrà la consolazione di prefigurarsi un vero sindaco (magari acconciato come gli altri manifestanti) alla guida dell’evento clou. Forse sorriderà. Meno male che Marino c’è.
«La settimana Rainbow è organizzata dal Consiglio comunale, nasce dalla mozione di alcuni consiglieri che la giunta ha accolto», veniamo a sapere dall’assessore. «Il Consiglio organizza una serie di iniziative in tutta la città. Abbiamo rivolto un invito anche ai municipi: ognuno organizzerà le iniziative che ritiene migliori per il proprio territorio». Preparatevi a vedere lo stendardo di qualsiasi diritto sventolare sotto casa vostra… Sel è in festa: «Dal 12 maggio e per tutta la settimana sventoleranno le bandiere rainbow sul Campidoglio e su tutti i municipi. Roma diventerà un grande arcobaleno di uguaglianza», gongola Imma Battaglia. «Sarà la prima volta nella storia della Capitale». Il poco lusinghiero traguardo spiana la strada a un più “alto” e noto obiettivo della giunta Marino: il l 15 maggio ci sarà un consiglio comunale straordinario in cui si chiederà a gran voce la calendarizzazione della delibera per l’istituzione del registro delle unioni civile. Il sindaco ha più volte promesso che dopo l’approvazione del bilancio avrebbe provveduto alle unioni gay, dichiarandosi favorevole peraltro anche alle adozioni. Del resto, se un vicesindaco nel non lontano novembre scorso sognava di celebrare qui a Roma il primo matrimonio gay, potevamo aspettarci questo ed altro. Eccolo Marino, è tutto vostro…