Meloni capolista ovunque, il ritorno della Poli Bortone: FdI in moto per le europee
«Alza la testa» è l’invito che Fratelli d’Italia rivolge agli italiani in vista delle europee. Lo slogan campeggia sui manifesti elettorali e sarà anche il motto con cui candidati e dirigenti si presenteranno sul territorio, in una campagna elettorale a cavallo tra vecchi e nuovi strumenti: manifesti, comizi, incontri in tutta Italia, ma anche social network. «Il vero voto utile
è a Fratelli d’Italia, l’unico partito che contrasta un’Europa a trazione tedesca. FI e Ncd sono nel Ppe, che è guidato dalla Merkel, mentre il Pse dove c’è il Pd candida alla guida della commissione Martin Schulz, non proprio un amico degli italiani», ha spiegato Giorgia Meloni, nel corso di una conferenza stampa alla Camera in cui sono stati presentati simbolo e iniziative in vista del voto e il “ritorno a casa” di Adriana Poli Bortone. «Avrei preferito che si chiamasse An-Fdi e non il contrario, ma alla fine va bene lo stesso. Questo simbolo rappresenta la storia della destra, una destra attenta all’unità nazionale», ha commentato la leader di Io Sud, dicendosi «felice». «Siamo convinti di poter superare la soglia del 4%», ha detto ancora la Meloni. I sondaggi sembrano darle ragione perché, se è vero che attestano il partito ancora sotto lo sbarramento, è anche vero che registrano una crescita costante. L’ultima rilevazione in ordine cronologico è quella di Datamedia per Il Tempo, in cui la formazione è al 3,3%. Poco? Una settimana fa era al 3,1%, un mese fa appena al 2,3%. Inoltre, i risultati di Datamedia sono i meno favorevoli: il sondaggio di questa settimana dell’Istituto Piepoli per l’Ansa dà FdI al 3,5%, quelli di Tecnè per Tgcom24 e di Ixè per Agorà di Rai3 (che però sono fermi alla scorsa settimana) parlano rispettivamente del 3,4% e del 3,6%, con una crescita rispetto alla settimana precedente dello 0,2% e dello 0,3%. Il tutto al netto della campagna elettorale, che parte ora e che vedrà Giorgia Meloni capolista in tutte le circoscrizioni. Non a caso, il nome della presidente del partito compare anche nel simbolo, che nella parte bassa ha il logo di An, così come stabilito dalle primarie di qualche settimana fa. «Nel simbolo c’è tutta la nostra storia con il nome “Meloni” che rappresenta lo sguardo rivolto verso il futuro», ha commentato Ignazio La Russa, che con Guido Crosetto e Antonio Guidi ha affiancato la Meloni nella conferenza stampa, in cui è stato presentato anche il primo manifesto. «Questa Europa non vale una lira» vi si legge, mentre non si troverà da nessuna parte la scritta «no euro». «La nostra battaglia è iniziata prima degli altri, dal no al fiscal compact e prosegue con una sua coerenza. Dire di uscire dall’euro e dividere il Paese in regioni è una contraddizione, noi pensiamo invece all’Italia come nazione», ha spiegato Crosetto, che per FdI resta in lizza come candidato alla presidenza della Regione Piemonte. «Faccio un ultimo appello alla coalizione di centrodestra chiedendo loro di non far prevalere l’egoismo di partito, ma l’interesse della coalizione e dei cittadini», ha detto la Meloni, sottolineando che «abbiamo fatto dei sondaggi e Guido Crosetto risulta essere il candidato più spendibile e sarà il nostro candidato». «Avevamo proposte le primarie oppure un confronto su vari candidati, ma non abbiamo e continuiamo a non accettare la logica, che non è certo una logica di coalizione, di dire “noi scegliamo, tu se vuoi ti aggreghi”», ha concluso la presidente di FdI, che lunedì sarà a Torino per presentare ufficialmente la candidatura di Crosetto a governatore.