Meloni: «Hanno salvato le pensioni d’oro, di questo dovranno rendere conto alla gente»

28 Apr 2014 20:35 - di Antonio Pannullo

«Penso che Napolitano avrebbe fatto bene se avesse scelto di dare la grazia a Berlusconi, ma non so se sia stata chiesta». Lo ha detto Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, a Napoli per la campagna elettorale per le europee di cui è capolista, commentando le affermazioni di Silvio Berlusconi secondo cui il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, avrebbe dovuto concedergli la grazia. «Secondo me, e sono della stessa idea, fa bene chi dice che Berlusconi bisogna batterlo sul piano dei consensi e della politica – ha affermato -. È stato condannato, ha avuto l’interdizione, ma finché gli italiani gli fanno consenso deve fare politica. Se si sarà bravi a batterlo sul piano della politica sarà bene per chi lo batte – ha aggiunto -. Penso che sia comunque sufficiente e importante che Berlusconi possa fare campagna elettorale. Io sono suo competitor e chiedo agli italiani di votare Fdi e non Forza Italia – ha proseguito – ma non sono tra quelli a cui piace vincere facile solo perché l’avversario manca. Non temo il risultato di Forza Italia cerco solamente di convincere gli italiani a votare italiano – ha sottolineato – a fronte di liste anche in Italia con il nome di un comunista greco e di un liberale belga e sia Ncd sia Forza Italia siedono in Europa nel Ppe che è governato dalla Merkel». Gianni Alemanno, candidato alle Europee, ha spiegato che occorre uscire dall’euro e non dall’Europa. Il Sud – ha poi detto – è l’area geograficamente più colpita da sudditanza dell’euro». Meloni ha poi ribadito che «nell’Italia dove non ci sono i soldi per nulla, vedere che ci sono pensioni da 20mila, 30mila fino a 90mila euro al mese è un’autentica vergogna». Giorgia Meloni ha partecipato a Torre del Greco (Napoli) a un’iniziativa politica per le Europee e per la candidatura a sindaco dell’esponente del centrodestra Ciro Borriello. «Questo è un diritto? No, questo è un sopruso – ha proseguito Meloni -. Per questo noi abbiamo detto di porre un tetto, con un massimo di 5.000 euro. Dicevamo chi prende 5.000 euro non si tocca, per gli altri andiamo a vedere: se hanno versato regolarmente i contributi bene, altrimenti la loro pensione si ferma a 5.000 euro, cioè dieci volte quello che lo Stato dà, 503 euro, come pensione minima a tanti italiani. Bene, questa nostra proposta di legge è stata bocciata da tutti quei partiti che invece hanno detto no, poi, all’indicizzazione delle pensioni da 1.400 euro». Parlando poi di regole elettorali, Giorgia Meloni ha ribadito che «nelle elezioni amministrative avete la libertà di scegliere il partito, il sindaco e soprattutto la persona che vi deve rappresentare. Questo è il concetto di democrazia che i partiti della cosiddetta seconda Repubblica hanno invece smarrito». E ha aggiunto: «Renzi è arrivato al Governo e ha annunciato che avrebbe cambiato tutto. Partendo dalla legge elettorale. Una legge che alla Camera è stata approvata in tempi record. Quale era il difetto del famoso porcellum? Che i deputati non venivano eletti ma nominati. E adesso? I deputati non vengono eletti ma nominati. Con liste più corte, così l’elettore, ci dicono, potrà conoscere meglio chi vota. Ma almeno verrà abolito il Senato? No, aboliranno solo la legge che lo fa eleggere, perché ci saranno una serie di nominati che potrà fare cose importanti come eleggere il Presidente della Repubblica, il Csm, la Corte Costituzionale. Stessa cosa per la Provincia. Insomma, ci troviamo di fronte a quattro-cinque persone che vogliono decidere tutto loro. C’è una cosa che mi fa ridere: abbiamo un Partito Democratico che ha paura della democrazia».

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