Scandalo delle case a Roma, FdI: «Vergogna, il Campidoglio è schiavo dei centri sociali»
Cresce lo scandalo degli alloggi a Roma dopo che le intercettazioni al vaglio degli inquirenti configurano una contiguità grave tra aree della sinistra capitolina – in primis il vicesindaco – e i movimenti di occupazione abusiva delle case. Mentre Nieri si giustifica e Sel, il suo partito, solidarizza con lui, il centrodestra chiama le cose col vero nome: «Il Campidoglio è in mano a un’associazione a delinquere», dichiara in una nota Marco Marsilio, portavoce regionale di Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale. È quello che emerge plasticamente dalle notizie diffuse a seguito dell’inchiesta sulle occupazioni abusive. Intercettazioni e pubbliche dichiarazioni descrivono un quadro inquietante: consiglieri e assessori del Partito Democratico vengono minacciati o ricattati elettoralmente dai capi di movimenti illegali e violenti, mentre consiglieri e assessori, al Comune e alla Regione, di Sel sono direttamente conniventi e complici, quando non “mandanti” delle pratiche illecite dei movimenti nati all’ombra dei centri sociali, da decenni regolarmente protetti dai partiti di sinistra». Una fotografia perfetta che delinea il quadro illegale fatto di «paura, complicità e convenienza, spiega Marsilio. «Le giunte di sinistra agiscono sotto dettatura di gruppi eversivi e criminali, che usano la loro influenza per creare il loro bacino di potere, speculando e sfruttando la povera gente che dicono di voler “difendere”. Come fanno camorra e mafia in altre regioni: si sostituiscono allo Stato, “danno casa e lavoro” a poveri, disoccupati e immigrati, usano la forza dei numeri per condizionare le istituzioni democratiche». Così facendo agiscono sulla pelle di “altri” poveri diavoli, quelli regolarmente in graduatoria per l’assegnazione di una casa, ignari della corsia preferenziale che parte del Campidoglio mette a disposizione degli occupanti abusivi.
Spiega Marsilio: «Punteggi di favore per gli occupanti abusivi nelle graduatorie, assegnazioni senza bandi alle associazioni legate ai centri sociali, tolleranza delle occupazioni abusive di immobili di proprietà, contrasto alla magistratura e alle forze dell’ordine se cercano di ripristinare la legalità». Resterebbe una sola cosa da fare: «Quando un consiglio e una Giunta non sono più liberi di deliberare al di fuori dell’influenza di un’associazione a delinquere, il Prefetto dovrebbe intervenire per proporne lo scioglimento. Credo che il Prefetto Pecoraro dovrebbe seriamente valutare il caso del Campidoglio, alla luce dei fatti emersi in questi giorni». Aggiunge il portavoce della costituente romana di Fratelli d’Italia, Andrea De Priamo: «Senza entrare nel merito del lavoro della magistratura, crediamo che il dato politico più significativo che emerge da questa vicenda sia quello di una Giunta ormai allo sbando che dovrebbe trarre le conseguenze della sua inadeguatezza liberando una volta per tutta Roma e i romani da undici mesi di mala amministrazione».