Sit-in per i nostri marò a bordo delle Harley Davidson: 150 motociclisti sfilano con il tricolore
Centocinquanta motociclisti in sella alle immortali Harley Davidson hanno sfilato per le strade di Roma. Sono partiti da via Panama, ai Parioli per arrivare davanti al Palazzo dei Congressi all’Eur, in Piazzale J. F. Kennedy, non prima di un sit-in davanti al ministero della Marina per chiedere la liberazione dei nostri marò detenuti in India. “Free bikers for free sailors”, è lo slogan che liha accompagnati con tanto di tricolore sui caschi e sui serbatoi delle loro Harley Davidson. In molti hanno indossato anche una t-shirt bianca con le foto di Latorre e Girone. L’adozione di una nuova strategia che prevede una procedura internazionale – da sempre chiesta dal centrodestra- induce a sperare che finalmente il caso, avviluppato nelle maglie della giustizia indiana, possa risolversi. E il rombo dei motori e la velocità delle moto rende bene la voglia di rapidità che ora si impone nella nuova fase di un caso superficialmente gestito dal governo Monti ad oggi. Gli harleisti hanno avuto un’idea di grande impatto visivo e acustico per richiamare l’attenzione dei cittadini e delle Istituzioni, auspicando un rapido ritorno a casa dei nostri militari.Gli organizzatori hanno invitato a non indossare nessun simbolo politico ma soli tricolori o magliette dedicare ai due Marò, a testimonianza di un sentire ormai diffuso che fa breccia nella sensibilità diffusa. L’evento è stato organizzato con il patrocinio di Associazione Nazionale Marinai d’Italia, Associazione Nazionale Arditi Incursori Marina e Associazione Combattenti Decima Flottiglia Mas e ha visto la partecipazione di Aquile Tricolore, Motociclisti Alpini, Diavolli della Tuscia, Amici Piegoni, Veterani San Marco, Centauri toscani e altri motociclisti giunti dalla Toscana.
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