Straripa Renzi nei Tg. A Mentana l’Oscar dello zelo filo Pd
No, così non va: lo spazio riservato dai Tg a Renzi e al Pd è decisamente abnorme. È così che, a quattro settimane dalle elezioni europee, l’Agcom s’è decisa finalmente a intervenire Un ordine di riequilibrio è stato in particolare rivolto al Tg La7 per gli eccessivi tempi di parola fruiti dal premier. Ma richiami al rispetto della par condicio sono stati riservati anche ai notiziari Studio Aperto, Rainews, SkyTg24 e Cielo. L’intervento dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni presieduto da Angelo M. Cardani è giunto a seguito del monitoraggio sul pluralismo politico e istituzionale nella televisione effettuato nel periodo 5-18 aprile. A tutte le emittenti l’Agcom ricorda la necessità di assicurare un’«equa ripartizione» del tempo di parola tra i soggetti politici nelle diverse edizioni dei notiziari. La prossima verifica, secondo quanto previsto dal regolamento in materia di par condicio, sarà relativa al periodo dal 19 aprile al 2 maggio.
Doveroso l’intervento dell’Autorità. Ma a Mentana, uno dei principali artefici del “Tele Renzi” , tale richiamo non è andato giù. «La decisione dell’Agcom è ridicola e insensata», ha tuonato il direttore del Tg de La7. «Il tg – ha aggiunto con baldanza – non è una farmacia, deve poter seguire gli avvenimenti e le informazioni. Il risultato è che una legge, nata in altri tempi per limitare lo spazio per Berlusconi in tv, ora diventa una tagliola che impedisce di fare il proprio mestiere». Nella sua foga filorenziana, il prode Mentana non si è accorto di essersi dato la zappa sui piedi. Va bene la par condicio quando l’avversario da battare è Berlusconi, non va invece più bene quando il personaggio pubblico in ascesa è a sua volta Renzi? Solo in questo caso il diretto del Tg de La7 rivendica il diritto di «seguire le informazioni»? La verità è che è già cominciatala gara a chi si dimostra il renziano più zelante.