E ora il centrodestra abbia il coraggio di cambiare fino in fondo (e senza bluff)
E ora andiamo fino in fondo, rivoluzioniamo il centrodestra. E che sia una rivoluzione vera, senza pastrocchi, perché c’è un mondo – il nostro mondo – che non si limita a chiederlo ma lo pretende. Non si facciano i soliti passi, non si parli di rifondazione e non solo per motivi scaramantici (non c’è stata rifondazione che abbia avuto risultati accettabili, ne sa qualcosa Bertinotti), ma perché al Paese serve qualcosa di più. A cominciare da un’azione di riappropriazione chiara e definitiva di quelle idee che ci hanno sempre caratterizzato e che sono state il fattore trainante del consenso. Non culliamoci nell’illusione che sia sufficiente andare in tv: basta dare un’occhiata al web per rendersi conto che l’identificazione in questo o quel leader è un fenomeno molto ridotto. A contare sono le idee-forza, i temi caldi della politica e le risposte che si danno. Rivoluzionare il centrodestra significa porre fine alla stagione del né carne né pesce, alle scelte prese in funzione di un non meglio identificato bene del Paese, magari sacrificando dei princìpi saldi, ammorbidendoli, prostituendoli. Rivoluzionare il centrodestra significa che non c’è ragion di Stato che tenga quando si parla di spinelli liberi o depenalizzazione della droga. Rivoluzionare il centrodestra significa che non è consentito a nessuno di annacquare la lotta all’immigrazione selvaggia porgendo l’altra guancia e permettendo di abolire il reato di immigrazione clandestina. Lo stesso vale per i provvedimenti che consentono di svuotare le patrie galere, mettendo a serio rischio i cittadini onesti o di non essere determinati nell’opporsi allo strapotere dei banchieri rossi. Siamo giunti al paradosso che la sinistra – grazie al fatto che ha nelle mani gran parte dei grandi giornali – bolla e fa bollare come intolleranti tutti quelli che si dicono orgogliosi di essere italiani. La rivoluzione parta proprio da qui, visto che c’è chi ha mortificato la nostra dignità nazionale in nome degli interessi della Merkel e dei poteri forti. Sarebbe un’ottima ripartenza.