Europee, la scelta è tra chi è per la Merkel e chi è contro la Merkel. Tertium non datur
Un minimo di decenza. Basterebbe un minimo di decenza per evitare di scivolare nel nulla. Basterebbe un minimo di decenza per evitare il maldestro tentativo di scatenare l’inferno nell’illusione di qualche consenso in più. Anche perché – nella situazione attuale, con la politica che stenta a mantenersi in piedi – non c’è nessun gladiatore, nessun Massimo Decimo Meridio, in grado di urlare il suo «al mio segnale scatenate l’inferno». Nemmeno Beppe Grillo può farlo, nonostante i toni sempre sopra le righe. Un minimo di decenza impedirebbe di sminuire il confronto sulle europee chiudendolo nel recinto del politicamente nauseante, come il battibecco sul voto utile. C’è chi non ha il coraggio di dire la verità. E cioè che ci sono partiti schierati sulle posizioni della Merkel e partiti che quando vedono la Merkel ribaltano le scrivanie. Non è una differenza da poco: da una parte ci sono i sostenitori dell’euro e della politica lacrime e sangue, tutto si sacrifica sull’altare dei conti pubblici e dei parametri, costi quel che costi. Dall’altra ci sono gli euroscettici e in questa fascia sono compresi sia quelli che vorrebbero cancellare l’euro sia quelli che vogliono invece cambiare le regole del gioco, sottraendo il ruolo di arbitro alla Merkel. Ed è su questo che gli elettori sono chiamati a dire la loro, sapendo che gli eletti andranno a sommarsi con altri eletti e chi poi ha i numeri vince. Di conseguenza è una scelta importante, perché incide sulla vita di tutti. Si parli di questo, allora, anche per ridare dignità al dibattito politico. Dire – come ha fatto Alfano – che il voto a Forza Italia è «inutile» ha solo dato il via a una spirale di dichiarazioni, repliche di fuoco («lui stia zitto perché è la stampella della sinistra») e un susseguirsi di prese di posizioni sul voto «inutile». Un errore, perché alle europee ogni voto ha una sua valenza o un suo significato. E lo ha sia se si sceglie Forza Italia sia se si sceglie Fratelli d’Italia, che hanno dato una lettura definita di ciò che vogliono. Così come se si sceglie la Lega o Grillo. E persino la sinistra di Tsipras. Il rischio di non parlare della Merkel per bettibeccare su qual è il voto utile è di stancare ancor di più un elettorato già di per sé disincantato. L’altro rischio è di essere messi all’angolo se il discorso si sposta dal voto utile al voto dannoso. «Alfano dovrebbe guardare in casa propria – ha detto Maurizio Gasparri – Infatti il voto ad Ncd più che inutile è dannoso. Con l’operazione Mare Nostrum il governo Renzi, appoggiato dal partito di Alfano, ha permesso nuovi sbarchi sulle coste italiane. A differenza del governo Berlusconi che, attraverso accordi internazionali, aveva rimandato a casa i clandestini». Qui parlano i numeri. E si rafforza l’idea che votare alle europee sia importante. Per evitare altri danni.