Grillo difende Farage sulla stampa inglese: «È un tipo spiritoso, siamo pronti a un’alleanza»
Beppe Grillo non fa dietrofront sulle alleanze imbarazzanti a Strasburgo. Anzi, elogia e difende Nigel Farage in una intervista al Daily Telegraph, in cui afferma che il leader euroscettico britannico a capo dell’Ukip non è razzista e «ha senso dello humour e dell’ironia». Farage, che vanta dichiarazioni come «Le donne valgono meno, è giusto guadagnino meno, vanno in maternità».
Secondo il leader del M5s sono diversi i punti in comune fra i due partiti, a partire dall’immigrazione. «Farage vuole controllare i flussi migratori in Europa come noi», ha aggiunto Grillo. «Non è vero che lui sia razzista, come io non sono il fascista e nazista che descrivono i giornali italiani», ha poi aggiunto, motivando questa affermazione col fatto che Farage non ha scelto come alleato la Lega Nord che sull’immigrazione propone politiche molto più drastiche. L’ex comico ha precisato che con Farage non è stato ancora raggiunto un accordo: «L’incontro è servito per conoscerlo», ha detto. Il nuovo passo sarà quello di lasciar decidere agli iscritti del M5s all’interno del forum online se ci sono posizioni in comune con l’Ukip. «Non cambieremo il nostro programma, non cambieremo le nostre idee, ma se stiamo parlando di principi come la democrazia diretta allora abbiamo qualcosa in comune». Dopo l’incontro, l’Ukip ha diffuso una nota in cui si cita la frase di Grillo, «Siamo ribelli con una causa» e una di Farage in cui afferma che se le due formazioni politiche raggiungeranno un accordo «causeranno non pochi problemi a Bruxelles». La sintonia tra Farage e Grillo va da ben prima delle elezioni europee. È ancora reperibile in Rete un’intervista rilasciata dal politico britannico al blog del Movimento 5 Stelle nell’agosto 2013. In quell’occasione veniva ribadita la coincidenza di vedute tra Farage e la politica grillina. Una intervista che sconfessa di fatto i parlamentari pentastellati che cercano di minimizzare l’alleanza. Pompieri che cercano di gettare acqua sul fuoco delle polemiche come il deputato Luigi Di Maio che ha parlato di ipotesi di alleanza, ma solo per fare massa critica nel parlamento di Strasburgo.