Ignazio Marino sta “ammazzando” Roma ma in pochi lo dicono (perché Renzi & C. non vogliono)
A livello nazionale come a livello locale. Ma che strano, sono in pochi a raccontare le ripercussioni negative dell’azione di Matteo Renzi al governo e di Ignazio Marino a sindaco, due binari che sembrano lontani e che invece scorrono paralleli. La stampa di sinistra e le tv devote a Matteo e Ignazio, e cioè alla coppia di leader che passeggiava felice ai Fori, con abilità affondano nel silenzio le notizie che potrebbero gettare ombre. E i romani – come gli italiani con la storia delle tasse aumentate di soppiatto – sono destinati ad accorgersene solo a misfatto compiuto. quando vengono prelevati gli euro dalle tasche a mo’ di scippo. C’è un dato di fatto, Roma non è mai stata peggio di così. Nessuno – neppure il più grande difensore della sinistra – può negare che sia cresciuta la presenza dei nomadi e che di conseguenza sia aumentata la tensione con i residenti che hanno la sfortuna di vivere nei pressi di un campo rom. Nessuno può negare che la prostituzione è tornata a “conquistare” i marciapiedi, in particolar modo nelle zone periferiche, mentre negli ultimi anni era stata ridotta al lumicino. Nessuno può poi negare che sia nata una strana alleanza tra i militanti dei centri sociali e alcuni gruppi di extracomunitari, un’alleanza che ha alzato il livello delle okkupazioni delle case, nel tentativo di far prevalere la legge della giungla su quella dei diritti. Peraltro, questa alleanza trova dei supporter anche nei partiti della sinistra, che coltivano da tempo sia i disobbedienti sia le fasce di clandestini per motivi elettorali. Ma c’è di più, sono peggiorati i dati sulla criminalità, sulle aggressioni e sullo spaccio di droga. E nel contempo, per i residenti è aumentato il costo dei ticket parcheggio, per non parlare della stangata che stanno avendo i lavoratori costretti a recarsi al centro di Roma con l’auto: le tariffe della zona a traffico limitato sono aumentate in modo incredibile, per alcune categorie c’è stato addirittura un aumento da 610 a 2.016 euro. Ma Marino pensa ai Fori e i giornali “amici” parlano solo di quello. Finché dura il giochino gli andrà bene – come sta andando bene a Renzi – ma non appena si scoprirà il trucco saranno dolori. Per entrambi.