Meloni: «Noi sulla via giusta. Altri si prenderanno la responsabilità della scomparsa della destra italiana in Europa

26 Mag 2014 17:33 - di Antonella Ambrosioni

Rammarico, rabbia, ma tanta convinzione che quella seguita era e rimane la via giusta: dare un futuro alla destra italiana. Fratelli d’Italia- Alleanza Nazionale ci ha provato con una campagna elettorale appassionata in tutta Italia, ma non supera la soglia dello sbarramento del 4% . Durante la conferenza stampa Giorgia Meloni analizza amaramente la «scomparsa della destra per la prima volta dal Parlamento europeo». L’analisi del voto, il riconoscimento di qualche «errore tattico» non alterano quello che era l’obbiettivo di fondo, «dimostrare che la destra c’è, esiste ed è un partita», rilancia il presidente di FdI. Piuttosto sono gli altri, gli ex compagni di strada, «coloro che, come noi, venivano da una storia politica di destra, a dover fare una riflessione sui motivi che li hanno indotti a fare scelte diverse, a scegliere altre collocazioni». Mancava un soffio al raggiungimento del 4%, «una manciata di voti», sottolinea, «con un po’ più di buona volontà da parte di tutto il nostro mondo si poteva certo fare di più. Noi siamo convinti della nostra collocazione politica, altri si prenderanno la responsabilità della “scomparsa” della destra italiana in Europa». La strada è comunque tracciata, «noi intendiamo lavorare per un grande centrodestra, perché quello che oggi è rappresentato da Ncd non è credibile», attacca la Meloni sottolineando come «essere “stampella” di governo del Pd», non può essere un percorso condiviso. Sono altri «a doversi riposizionare, se hanno a cuore il futuro del centrodestra, noi siamo qui, a rappresentare quello che la gente ci ha chiesto di fare. Piuttosto – aggiunge – consideriamo un interlocutore interessante la Lega di Matteo Salvini con la quale abbiamo condiviso le battaglia enti-euro». Con una Lega «meno chiusa su posizioni antinazionali, possiamo sicuramente aprire un confronto. I referendum da loro presentati – aggiunge – sono molto interessanti e un dialogo è possibile». Ai giornalisti che le chiedono conto del mancato successo, dopo che da molti era stata indicata come una sorta di “Marine Le Pen italiana”, Giorgia Meloni risponde che le «sarebbe piaciuto molto condividere delle battaglie in Europa con la leader del Front National. Ma niente confronti, lei eredita un partito “storico”, quello del padre, che ha saputo rilanciare in chiave post-ideologica. Noi abbiamo avuto troppo poco tempo». Anche se in un anno «abbiamo raddoppiato i nostri voti e siamo il partito che cresce di più dopo il Pd»

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