Renzi apre alle modifiche sulle riforme ma spunta il nodo del Ncd e del possibile “rimpasto”
La fonte è autorevole, trattasi del nuovo house organ di Matteo Renzi, Repubblica, secondo cui il premier sarebbe disponibile ad aprire a modifiche sulla riforma del Senato e dell’Italicum. «Prima dell’estate non è uno slogan. Per approvare davvero quelle leggi – avrebbe detto ai suoi Renzi, secondo il quotidiano – sono pronto ad accettare modifiche. Sia sul Senato sia sull’Italicum. Ne discutiamo ma poi si vota. Anche perché sono sicuro che Berlusconi non si tirerà indietro».
Dopo le aperture di credito in Europa, dunque, Renzi sceglie la linea soft sulle riforme ma vorrebbe chiudere a un’ipotesi di rimpasto nel governo, alla luce della debacle di Sc o dei risultati sotto le attese di Ncd. Ma il tema, al di là della volontà del premier, potrebbe aprirsi visto che, a quanto si apprende, Maurizio Lupi starebbe valutando l’opzione europea e il nodo sarà oggi al centro di un vertice ristretto di Ncd. Nonostante la mazzata elettorale, Renzi non avrebbe chiesto la testa, o un ridimensionamento, al ministro della Pubblica Istruzione Stefania Giannini. Diversa è la situazione in Ncd: nel partito di Alfano si ragiona su un rafforzamento dell’impegno per il radicamento del partito e per questo Maurizio Lupi starebbe valutando se lasciare il ministero e dedicarsi con maggior tempo, dal seggio di europarlamentare, del partito. Oggi se ne discuterà in una riunione alla Camera e per la decisione non è secondario capire se Renzi, in caso di addio di Lupi, confermerebbe o meno i tre ministeri al Nuovo Centrodestra.