Una candidata della Lista Tsipras applaude Forza Italia. Nel nome di Dudù
Possibile un riconoscimento della Lista Tsipras a Forza Italia? Sì, nel nome di Dudù o meglio di quel Dudù Act che negli avversari aveva suscitato tanta ilarità quando è stato proposto. «È positivo», ha ammesso la scrittrice e candidata della lista Daniela Padoan, nel corso di un’intervista al Corriere della Sera tutta dedicata ai temi dell’animalismo. La Padoan pone parecchi distinguo, ma sottolinea con forza l’importanza dell’animalismo e spiega perché è giusto che, come hanno fatto gli azzurri, se ne parli anche in campagna elettorale. «L’animalismo – sostiene – non è una questione per signore che hanno tanto tempo a disposizione, ma una battaglia culturale: il rispetto dei viventi, uomini o animali, è, o dovrebbe essere, a fondamento della politica». Ora, non è che ci si possa aspettare che improvvisamente la sinistra più a sinistra si metta a fare complimenti a Silvio Berlusconi e, infatti, la Padoan cerca in tutti i modi di delimitare bene il campo delle sue parole, di minimizzare almeno la portata ideologica dell’animalismo azzurro e, soprattutto, di tenere fuori il leader dai complimenti. Il riconoscimento maggiore va a Michela Vittoria Brambilla, citata esplicitamente come colei che «su questi temi lavora da tempo», anche se l’animalismo di Forza Italia, per la Padoan, è «un po’ da salotto». «Propongono misure sensate – per portare il cane in albergo o al ristorante – ma lasciano, come dire, intatto tutto il resto», prosegue la candidata della Lista Tsipras, secondo la quale il problema di Forza Italia è che «restringono il discorso sull’animale domestico, li fanno sembrare tutti dei peluche». Non è escluso che su questo giudizio pesino le centinaia di foto di Berlusconi con fidanzata al fianco e Dudù in grembo con cui i giornali di gossip hanno allietato gli italiani per mesi. Ma, proprio sulla base di quelle stesse foto, la Padoan avrebbe potuto riconoscere che tra il Cav e i pelosi è un amore scoppiato prima che le urne fossero in vista. Invece, la scrittrice dice che la sua è «una strategia elettorale», che è «un animalista dell’ultimo minuto, per convenienza elettorale». Ma già così, in fondo, nel nome di Dudù si è registrato un piccolo caso (positivo).