Cent’anni fa nasceva Giorgio Almirante. La grandezza umana e politica del leader storico del Msi

27 Giu 2014 8:01 - di Franco Mugnai

La Fondazione Alleanza nazionale ricorda con commozione e partecipazione la figura di Giorgio Almirante nel centenario della nascita. È una ricorrenza di grande rilievo, non solo per la vicenda della destra italiana ma per la storia politica del nostro Paese della seconda metà del Novecento. L’evoluzione sociale e culturale dell’Italia, la caduta degli steccati e delle barriere ideologiche del passato, fanno sì che l’opera e l’insegnamento  di Almirante siano oggi riconosciuti dalla generalità dell’opinione pubblica (a parte, naturalmente, i residui settori della veterosinistra ancora  legata idealmente alla stagione dell’odio) come un’opera e un insegnamento appartenenti a tutti gli italiani. Almirante dunque e innanzitutto come grande italiano. Ed è proprio questo il leit motiv delle testimonianze, delle interviste, degli interventi pubblicati  nello speciale del Secolo d’Italia dedicato al grande leader della destra. La figura di Almirante emerge  nella sua grandezza umana e politica attraverso i ricordi di chi lo ha conosciuto e le analisi degli studiosi che si sono interessati alla storia e alla cultura del Msi.

Nel ricordare oggi il leader missino non si può  fare a meno di evidenziare la forza morale  e la coerenza ideale  con le quali seppe guidare la comunità umana e politica della destra in anni difficili ma anche esaltanti (pensiamo solo allo straordinario succeso nelle elezioni amministrative del 1971 e  in quelle politiche del 1972), anni in cui la sua figura si impose al rispetto e alla considerazione di tutti gli italiani (anche di molti avversari), nonostante i tentativi di criminalizzazione da parte dei settori più intolleranti e fanatici della politica italiana. In quella intensa e aspra stagione, Almirante riuscì a superare, nella società, quella conventio ad excludendum che era decretata contro il Msi dall’establishment politico italiano. Quel risultato fu possibile grazie alla forza del suo carisma, al messaggio di pacificazione nazionale espresso  dalla sua figura, alle sue notevoli doti di grande comunicatore. Si tratta di ideali e di esperienze che hanno caratterizzato una lunga fase della vita  italiana e che sono parte integrate del patrimonio ideale e politico della nazione. Ed è con questo spirito che la Fondazione Alleanza nazionale e il Secolo d’Italia rendono omaggio all’uomo che ha  intimamente  legato la sua vita a quella della destra italiana.

 

 

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