Dalla Libia pronta l’invasione della Sicilia: in migliaia attendono di partire. E i centri italiani sono al collasso
Mentre continuano gli sbarchi sui nostri litorali, dalla coste libiche in migliaia sono pronti a partire. In meno di ventiquattr’ore sono stati salvati duemila immigrati e recuperati tre cadaveri. Avevano quasi raggiunto la salvezza ma per un banale incidente tre immigrati sono annegati durante il trasbordo dal loro natante sulla nave maltese “Norient Star”, approdata domenica sera nel porto di Pozzallo. E altri due sono dispersi. Il gommone si è avvicinato alla motonave che avviava le pratiche di soccorso: una corda lo teneva ancorato alla scaletta ma, mentre i primi immigrati salivano, il gommone ha urtato la nave, si è forato, e si è scatenato il panico. Sarà adesso compito del pm di Ragusa, Mario Rota, capire le cause del decesso.
Gli arrivi continuano a ritmi vertiginosi. La motonave “City of Sidon” è arrivata all’alba a Palermo con a bordo altri 529 immigrati. Saranno ospitati anche in alcune parrocchie messe a disposizione dalla Curia arcivescovile, oltre che nei locali della Caritas diocesana. I Centri di accoglienza, al collasso dopo l’ondata di sbarchi degli ultimi giorni, non hanno infatti posti sufficienti per accogliere tutti. Ma non è stato questo l’unico sbarco in queste ore in Sicilia. Ancora, sulla nave rifornitrice “Etna” sono saliti 1335 immigrati, salvati dalla motovedetta 941 della Capitaneria di Porto e dalla motovedetta P61 maltese: sono sbarcati in mattinata a Taranto. I 250 immigrati salvati domenica pomeriggio dalla nave cisterna “Maersk Rhode Island” sono giunti a Porto Empedocle. Il sindaco Calogero Firetto ha lanciato un nuovo appello dopo quello di due giorni fa: «Non lasciateci soli! Ormai siamo di fronte a un dramma disumano». Un lungo bollettino di numeri che sta mettendo a dura prova i Comuni dove avvengono gli sbarchi. «La situazione rischia di diventare ingestibile: già abbiamo le prime disdette di turisti e, se continua così, saremo veramente nei guai», ha detto il sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna. E il presidente dell’Anci, Piero Fassino, ha chiesto un “incontro urgente” con il ministro Angelino Alfano, «per adottare le misure necessarie» a far fronte all’emergenza immigrazione. «Gli sbarchi stanno assumendo dimensioni drammatiche e insostenibili», ha dichiarato. Per Anna Maria Bernini, vice capogruppo di ForzaItalia, «l’operazione “Mare Nostrum” va interrotta subito, come chiede la mozione Gasparri-Romani in discussione mercoledì al Senato. Finora dal governo abbiamo avuto solo parole, mentre “Mare Nostrum” si è trasformato da missione umanitaria d’emergenza in strumento di una fallimentare politica dell’immigrazione che alimenta l’invasione con le sue traversate e i suoi morti».