Francia paralizzata dagli scioperi. Appello di Hollande: «Siate consapevoli degli interessi di tutti»
Mentre la Francia sta vivendo il suo terzo giorno consecutivo di sciopero dei treni, ancora prolungato, per domenica 15 si annunciano disagi anche per chi viaggia in aereo, con lo sciopero del personale di terra di Air France dell’aeroporto parigino di Roissy-Charles de Gaulle. Un movimento che, secondo i sindacati, «sarà molto seguito». Si attendono dunque diversi ritardi, ma al momento nessun volo annullato, per tutta la giornata di domenica. Gli agenti protestano contro il peggioramento delle condizioni di lavoro presso l’hub parigino, con la riorganizzazione in corso nell’ambito del piano di riduzione costi dell’azienda. Lo sciopero non riguarderà l’altro scalo parigino di Orly, ha assicurato la compagnia aerea. E intanto è braccio di ferro tra François Hollande e i sindacati sullo sciopero dei treni alla vigilia degli esami di maturità. Al terzo giorno di disagi, il presidente socialista ha fatto appello ai ferrovieri affinché interrompano la protesta, in corso da mercoledì, prima che inizino le prove dell’esame di maturità, in programma lunedì, per evitare «conseguenze dannose» sul loro svolgimento. Ma non c’è stato niente da fare. L’inconsueta richiesta di Hollande è stata immediatamente respinta al mittente e i sindacati hanno annunciato il proseguimento dello sciopero. «C’è un momento in cui bisogna saper interrompere una mobilitazione ed essere consapevoli degli interessi di tutti», aveva detto poco prima Hollande, in occasione di una visita nel principato di Andorra, menzionando in particolare «tutti quegli studenti che stanno preparando il baccalaureat (la maturità francese, ndr.) e non possono restare nel dubbio» sul loro tragitto verso la scuola lunedì. «Ci sono ancora alcune ore di tempo per trovare la soluzione ad un conflitto che non avrebbe mai dovuto essere così lungo – ha aggiunto – il dialogo è stato aperto e ora deve trovare il suo approdo». In questa caotica settimana in cui hanno anche scioperato i taxi e persino i dipendenti della Tour Eiffel, che è rimasta chiusa per qualche ora, i sindacati si oppongono sia al progetto di riunire in un’unica società la gestione delle reti ferroviarie e quella del materiale rotante, sia all’ipotesi che prevede la creazione di un solo contratto comune per tutti gli operatori ferroviari, con parametri analoghi all’attuale contratto dei ferrovieri. «Non c’è alcun motivo che lo sciopero continui», ha invece tuonato il primo ministro Manuel Valls, evidenziando i pesanti disagi per la popolazione. In precedenza era stato il ministro Frederic Cuvillier a parlare di una prima prova d’esame «minacciata dalle prese di posizione di due sindacati», Cgt Cheminots e Sud Rail, che rifiutano di interrompere la protesta. Oltre allo sciopero dei treni, come accennato, domenica si annunciano disagi anche per chi viaggia in aereo, con lo sciopero del personale di terra di Air France dell’aeroporto parigino di Roissy-Charles de Gaulle. Si attendono dunque diversi ritardi.