“Golpe” del 2011: ora c’è anche l’ammissione di un commissario Ue. Brunetta invia un dossier al Colle
Se non è una chiara ammissione di “golpe” poco ci manca. Sono sconcertanti le dichiarazioni del commissario Ue al Lavoro e affari sociali Laszlo Andor a proposito dei fatti dell’autunno 2011: «I governi di Grecia e Italia sono stati sostituiti con amministrazioni di tecnocrati, dato che quelli eletti erano incapaci o non volevano mettere in atto l’anticipazione del consolidamento del bilancio». Ammissione inquietante. Ed altrettanto inquietante è il candore con cui viene espressa: come se fosse normale «sostituire» due governi poco allineati con le politiche del “direttorio” Ue. A raffreddare la polemica provvedono fonti Ue, che invitano a leggere le dichiarazioni di Andor come un «inquadramento storico di cosa è avvenuto», ribadendo il concetto che i governi Berlusconi e Papandreu «volevano cambiare le regole».
Ma quello che è detto è detto. E non ci sono interpretazione di comodo che tengano. La gravità delle dichiarazioni del membro della Commissione di Bruxelles è sottolineata da Deborah Bergamini, responsabile comunicazione di Forza Italia: «Dal commissario Ue Laszlo Andor viene ancora una nuova spiegazione delle ragioni che, nel 2011, hanno portato alla fine del governo Berlusconi. In questo caso, si parla in modo inquietante di “sostituzione” di due esecutivi, quello italiano e quello greco, con governi tecnici. Come se si trattasse di un grande gioco di società, in cui qualcuno decide le mosse senza alcuna cura per la sovranità nazionale e la volontà popolare». «Questa ennesima versione della storia – conclude la esponente di FI –rafforza ulteriormente la nostra richiesta di chiarimenti. La commissione d’inchiesta diventa sempre più urgente».
Sempre sul caso del “golpe” del 2011 c’è in oltre da registrare una nuova iniziativa di Forza Italia. Il presidente dei deputati azzurri, Renato Brunetta, ha inviato al presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio un dossier con tutta la documentazione esistente relativa alle vicende dell’autunno di 3 anni fa . «Il 29 maggio 2014 – scrive Brunetta nella lettera che accompagna il dossier – la conferenza dei capigruppo di Montecitorio ha accolto la richiesta, avanzata da Forza Italia, di calendarizzare la discussione della proposta di istituzione di una Commissione di inchiesta parlamentare sul caso Geithner . Si tratta di soddisfare un’esigenza di trasparenza e conoscenza su questioni fondamentali per la vita democratica rispetto alle quali nessuno può essere tenuto all’oscuro».