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Mondiali al via sotto il segno del caos per lo sciopero degli aeroporti di Rio

Mondiali al via sotto il segno del caos per lo sciopero degli aeroporti di Rio

Società - di Priscilla Del Ninno - 12 Giugno 2014 - AGGIORNATO 12 Giugno 2014 alle 11:09

Incognita Brasile. E non solo per il risultato finale del campionato di calcio mondiale. L’unica certezza, ad oggi, è il calendario degli incontri, che prevede l’inaugurazione della competizione internazionale questa sera (alle 22 ore italiane) con la partita tra Brasile e Croazia. Il caos, infatti, continua a regnare sovrano: nuovi scioperi indetti per la giornata di oggi minano sicurezza e ordine pubblico negli epicentri agonistici. Infatti, i lavoratori dei tre aeroporti di Rio de Janeiro hanno indetto un’astensione dal lavoro di 24 ore. L’agitazione del personale aeroportuale interessa gli scali Galeao, Santos Dumont e Jacarepaguà: come annunciato dal sindacato di categoria della capitale carioca, i lavoratori aeroportuali scioperano per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro.

L’agenzia brasiliana per l’aviazione civile (Anac) informa che sta «monitorando la situazione e gli eventuali impatti sulle operazioni», e precisa che le compagnie aeree «potranno avvalersi di piani d’emergenza elaborati per i Mondiali di calcio». Ma di certo la comunicazione ufficiale dell’esistenza di una exit strategy – accanto alle proteste dei dipendenti della metropolitana che hanno congestionato il traffico cittadino, unite alle rivendicazioni dei giorni scorsi del Movimento dei Lavoratori senza casa e di altri gruppi estremisti – non ha calmierato gli animi, anzi: rischiano di aggiungere altra tensione e aumentare il disordine in una megalopoli già sull’orlo del baratro. Rinfocolando, peraltro, il clima di agitazione metropolitana che incombe sull’agone calcistico tra disordini nel servizio pubblico, il problema della sicurezza e il caldo, tutte problematiche che da sempre gravano su città già al collasso, oggi messe per di più alla dura prova dai Mondiali. Mondiali che – come noto – hanno creato disordini dall’istante dopo la nomina del Brasile a paese ospitante: a partire proprio dai lavori sulle infrastrutture, culminate in un’allarmante ritardo nella consegna di metà degli stadi che ospiteranno le gare. Gare ai blocchi di partenza e benedette dall’auspicio benaugurante di Papa Francesco: «Auguro a tutti uno splendido Mondiale di Calcio, giocato con spirito di vera fraternità» perché possa essere – ha aggiunto concludendo Bergoglio – «una festa di solidarietà tra i popoli».

 

 

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12 Giugno 2014 - AGGIORNATO 12 Giugno 2014 alle 11:09