Mondiali al via sotto il segno del caos per lo sciopero degli aeroporti di Rio

12 Giu 2014 11:07 - di Priscilla Del Ninno

Incognita Brasile. E non solo per il risultato finale del campionato di calcio mondiale. L’unica certezza, ad oggi, è il calendario degli incontri, che prevede l’inaugurazione della competizione internazionale questa sera (alle 22 ore italiane) con la partita tra Brasile e Croazia. Il caos, infatti, continua a regnare sovrano: nuovi scioperi indetti per la giornata di oggi minano sicurezza e ordine pubblico negli epicentri agonistici. Infatti, i lavoratori dei tre aeroporti di Rio de Janeiro hanno indetto un’astensione dal lavoro di 24 ore. L’agitazione del personale aeroportuale interessa gli scali Galeao, Santos Dumont e Jacarepaguà: come annunciato dal sindacato di categoria della capitale carioca, i lavoratori aeroportuali scioperano per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro.

L’agenzia brasiliana per l’aviazione civile (Anac) informa che sta «monitorando la situazione e gli eventuali impatti sulle operazioni», e precisa che le compagnie aeree «potranno avvalersi di piani d’emergenza elaborati per i Mondiali di calcio». Ma di certo la comunicazione ufficiale dell’esistenza di una exit strategy – accanto alle proteste dei dipendenti della metropolitana che hanno congestionato il traffico cittadino, unite alle rivendicazioni dei giorni scorsi del Movimento dei Lavoratori senza casa e di altri gruppi estremisti – non ha calmierato gli animi, anzi: rischiano di aggiungere altra tensione e aumentare il disordine in una megalopoli già sull’orlo del baratro. Rinfocolando, peraltro, il clima di agitazione metropolitana che incombe sull’agone calcistico tra disordini nel servizio pubblico, il problema della sicurezza e il caldo, tutte problematiche che da sempre gravano su città già al collasso, oggi messe per di più alla dura prova dai Mondiali. Mondiali che – come noto – hanno creato disordini dall’istante dopo la nomina del Brasile a paese ospitante: a partire proprio dai lavori sulle infrastrutture, culminate in un’allarmante ritardo nella consegna di metà degli stadi che ospiteranno le gare. Gare ai blocchi di partenza e benedette dall’auspicio benaugurante di Papa Francesco: «Auguro a tutti uno splendido Mondiale di Calcio, giocato con spirito di vera fraternità» perché possa essere – ha aggiunto concludendo Bergoglio – «una festa di solidarietà tra i popoli».

 

 

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