Rampelli è il nuovo capogruppo di FdI alla Camera. «La nostra opposizione? Destrutturare gli spot di Renzi»

17 Giu 2014 19:02 - di Desiree Ragazzi

Fabio Rampelli è stato eletto all’unanimità presidente del gruppo di Fratelli d’Italia di Montecitorio. «Rampelli – si legge nella nota di FdI – è uno dei fondatori di FdI, di cui rappresenta il motore organizzativo». Architetto, ex atleta azzurro di nuoto, è giunto in Parlamento con Alleanza nazionale nel 2006, dopo aver maturato la sua esperienza negli enti locali. È noto per aver animato a destra l’ala movimentista e innovatrice con battaglie storiche come quella per la revisione dei libri di testo scolastici e il recupero di una visione plurale e non faziosa della storia; schierato ufficialmente nell’ultimo referendum contro le centrali nucleari, ha sempre rappresentato un’avanguardia sui temi della salvaguardia ambientale – sua la battaglia per la tutela integrale del Parco dell’Appia Antica con l’inclusione dell’area di Tor Marancia minacciata da 3 milioni di metri cubi di cemento – e del trattamento dei rifiuti, portando a destra la cultura della raccolta differenziata spinta e la strategia “rifiuti zero” sperimentata a San Francisco. Oggi l’elezione a capogruppo alla Camera. «Giorgia Meloni che era capogruppo fino a questa mattina – ha detto Rampelli – eletta presidente nazionale a Fiuggi ha lasciato la carica di capogruppo e ha avviato le procedure per l’elezione del nuovo capogruppo. Ed eccomi qui…».

Quale sarà la linea d’azione di Fratelli d’Italia alla Camera?

Noi continueremo la nostra opposizione al governo Renzi. Sarà sempre un’opposizione costruttiva e fatta nell’interesse degli italiani.

Come il continuo ricorso alla fiducia da parte del governo Renzi?

Sono dettate dall’esigenza di effettuare  un’azione di marketing più che di responsabile governo della Nazione. Bisogna destrutturare gli spot di Renzi. Il decreto Irpef attraverso il quale si danno 80 euro a circa dieci milioni di persone viene alimentato con l’aumento della pressione fiscale. Aumenta la benzina, raddoppiano i bolli per il passaporto, aumentano i bolli auto, le tasse sui fondi pensione, le tasse sui risparmi degli italiani. Il tutto il giorno dopo il pagamento da parte di 38 milioni di persone di 55 miliardi di euro in Tasi , Imu, Iva, Irpef, Isee… È la dimostrazione che non c’è alcuna differenza tra Renzi e i suoi predecessori.

Su quale base va avviata la ricostruzione del centrodestra?

Essere attivamente alternativi alla sinistra. Cercheremo di essere parte diligente per la ricostruzione di un centrodestra che non sia né alleato né complice della sinistra.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *