Unioni gay, confronto di fuoco nel centrodestra: niente sconti su matrimoni e adozioni

30 Giu 2014 19:52 - di Giovanni Trotta

Le parole di Silvio Berlusconi sulle unioni civili e dintorni scatenano il dibattito nel centrodestra, arricchito da posizioni diverse e articolate. La più laconica – e chiara – è questa: «Adozioni gay no grazie», ed è stata scritta su Twitter da Daniela Santanchè, di Forza Italia. Il deputato Ncd Fabrizio Cicchitto da parte sua ha detto che «personalmente non ho una posizione di principio contraria alla regolazione delle Unioni civili al netto di adozione e di matrimonio, ma in un partito serio e normale svolte di questo tipo sono il frutto di un dibattito aperto e approfondito, non di un colpo di scena tramite tweet per di più innescato da persona che non ha responsabilità politiche». Dello stesso tenore la dichiarazione di Maurizio Sacconi, capogruppo dei senatori Ncd: «Il Nuovo Centrodestra si pone in continuità con l’elaborazione che nell’area politica moderata ha unito credenti e non credenti sui temi eticamente sensibili. Una nazione disorientata e disgregata ha bisogno di un nuovo umanesimo politico in base al quale sia sempre tutelata la dignità della persona e valorizzata la sua prima proiezione relazionale nella famiglia che auspichiamo ancor più orientata alla procreazione». Sacconi è quindi critico sulla posizione di Fi espressa in questi giorni tramite il leader del partito Berlusconi: «All’atto del superamento del Pdl fu questo uno dei temi divisivi in quanto avvertimmo che in una parte del gruppo dirigente si faceva strada la subalternità alla sinistra nichilista. E questa divaricazione potrebbe pesare anche sul futuro dei moderati italiani». Aggiusta il tiro invece Osvaldo Napoli, di Forza Italia: «Sono assolutamente d’accordo sull’impostazione data dal presidente alla questione del riconoscimento dei diritti civili degli omosessuali. Berlusconi ha chiesto un dibattito ampio e approfondito per raggiungere un traguardo ragionevole di giustizia. Parole caute in cui possono, e dovrebbero, riconoscersi quanti hanno a cuore lo spirito liberale di Forza Italia. Il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri chiarisce: «Mi sento ampiamente rassicurato da quanto mi ha detto Berlusconi, affermando di essere assolutamente contrario a matrimoni o ad adozioni gay. Del resto, una coppia gay con diritto all’adozione rischierebbe di alimentare il turpe commercio degli uteri in affitto, la forma più abietta di materialismo e di sottomissione del corpo delle donne usate a pagamento per fare figli da immolare all’egoismo altrui. Per quanto riguarda la discussione sui diritti – prosegue ancora – siamo ovviamente tutti attenti, anche se spesso non si riesce a comprendere esattamente di cosa si parli, essendo ampiamente riconosciuti, nella corretta applicazione del diritto civile, ampi diritti per ciascuno, a prescindere dagli orientamenti sessuali. Per il resto, credo che il compito prioritario del centrodestra sia quello di difendere la famiglia composta da uomo e donna e orientata alla nascita di figli. C’è bisogno di introdurre il quoziente familiare, di promuovere tutele fiscali. Non è urgente abbandonarsi a stravaganze. Mi stupisce – conclude Gasparri – il silenzio di molti che nel mio partito. Confermo a tutti coloro che esitano a manifestare in pubblico il loro pensiero privato che Berlusconi è contrario a matrimoni e adozioni gay». Reazioni dure da Fratelli d’Italia: «Dopo le aperture di Silvio Berlusconi al riconoscimento delle coppie omosessuali e l’iscrizione all’Arcigay di Francesca Pascale e Vittorio Feltri, dobbiamo chiederci verso dove si muove il mondo di Forza Italia e dove vuole arrivare», dice Gianni Alemanno. «La lotta a ogni forma di discriminazione rispetto agli orientamenti sessuali e il riconoscimento dei diritti individuali nelle coppie omosessuali non possono portare all’apertura versi i matrimoni gay e al permesso, comunque mascherato, di fare adozioni. Sulla strada dei valori non negoziabili della vita, della famiglia e dell’educazione dei figli si può aprire nel centrodestra una profonda frattura perché noi di FdI-An non siamo disponibili a confuse ed equivoche aperture su questi temi. I diritti non negoziabili della persona umana sono uno dei pilastri fondamentali della nostra identità di Destra su cui non abbiamo intenzione di fare compromessi o mediazioni». Il capogruppo di Fdi-An Fabio Rampelli pensa che «sulla tutela e la promozione della famiglia non si dovrebbe procedere a trattative estenuanti, come a un tavolo con i sindacati. La famiglia naturale è un valore non negoziabile e i diritti individuali degli omosessuali possono essere garantiti senza cedere alla istituzionalizzazione di coppie di serie B e senza aprire le porte all’inaccettabile adozione di bambini per i gay. I minori hanno il diritto inalienabile ad avere un padre e una madre sessualmente diversi. La Pascale si occupi di Dudù», conclude. il coordinatore lombardo e parlamentare di Forza Italia, Mariastella Gelmini «un conto è l’allargamento dei diritti, un altro e su questo non sono d’accordo, le adozioni di figli per coppie gay o l’equiparazione tra matrimonio tradizionale e matrimonio tra omosessuali», aggiungendo di essere «a favore di una battaglia contro ogni forma di discriminazione e a favore di un allargamento dei diritti civili». Infine, riguardo le sensibilità diverse su questo tema che esistono nel partito di centrodestra, il coordinatore lombardo ha chiarito che «Berlusconi da sempre all’interno di Forza Italia ha fatto convivere posizioni diverse, su un tema che è etico e non politico».

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