Aereo malese abbattuto, Napolitano «spontaneo e profondo orrore». Putin: «La Russia farà tutto il possibile»
Si può cominciare col plauso. Quello dell’Italia all’adozione della risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che condanna l’abbattimento dell’aereo in Ucraina. La Rappresentanza italiana al Palazzo di Vetro ha tenuto tanto a comunicarlo alle agenzie di stampa, spiegando pure che il nostro Paese è stato tra i co-sponsor del documento, anche in virtù della presenza tra i passeggeri di un cittadino con la doppia cittadinanza, italiana e olandese. Detto questo, c’è da segnalare, oltre al solito moltiplicarsi delle quotidiane accuse a Mosca e ai filorussi, la decisione della Malaysia Airlines di deviare un suo volo sui cieli della Siria per evitare di attraversare lo spazio aereo ucraino. Un fatto davvero incomprensibile e pure parecchio inquietante reso noto dalla stessa compagnia aerea, secondo cui la rotta adottata è conforme alla regolamentazione internazionale. Così il volo MH4 da Londra a Kuala Lumpur ha percorso questo nuovo tragitto, anche se non è chiaro il perché di questa decisione da parte dei malesi. I quali sicuramente dovranno pur essere a conoscenza che la Siria è tuttora un paese devastato dalla guerra civile. E che gli Airbus A380 che assicurano i collegamenti tra Londra e Kuala Lumpur abitualmente sorvolano la Turchia. Ma tant’è. Frattanto Giappone, Germania e Gran Bretagna continuano anche oggi a chiedere alla Russia di fermare o di non sostenere i ribelli della autoproclamata repubblica di Donetsk nonché di restringere le forniture di armi. E mentre dall’Olanda fanno sapere che ci vorranno mesi per l’identificazione dei cadaveri del disastro e dare così loro un nome e una degna sepoltura il nostro presidente della repubblica, Napolitano, ha voluto manifestare «spontaneo e profondo orrore» per quest’altra strage di innocenti. Infine Mosca. Dalla Capitale russa, sempre indicata dai media occidentali quale responsabile morale, arriva la voce del presidente russo Vladimir Putin che ha assicurato che la Russia farà tutto il possibile, compreso premere sui separatisti, per aiutare le indagini sull’abbattimento del Boeing malese in Ucraina. In cambio, ha detto il leader del Cremlino, Kiev deve fermare le violenze. «La Russia farà tutto quello che è in suo potere per un’inchiesta completa, approfondita e trasparente. Faremo tutto quello che è in nostro potere anche per quanto riguarda i ribelli», ha detto Putin precisando, però che questo «non basterà» se Kiev non attuerà una tregua.