Castel Volturno, ancora proteste e blocchi. Gasparri: basta con gli sbarchi. Alfano: non possiamo accogliere tutti

14 Lug 2014 15:55 - di Redazione

Castel Volturno come Lampedusa e Senigallia. Il centro del Casertano è tornato ad accendersi come nel 2008 quando i Casalesi uccisero sei africani per i controllo dello spaccio della droga. Questa volta a far esplodere la miccia è stato il ferimento di due ragazzi della Costa d’Avorio. Decine di immigrati africani sono scesi in strada scatenando una vera e propria rivolta, con auto date alle fiamme e un appartamento incendiato. E lo stesso hanno fatto i residenti. Numerosi i carabinieri e i poliziotti intervenuti sul posto, poi, dopo un paio d’ore la situazione è tornata alla calma mentre i responsabili del ferimento, padre e figlio, sono stati fermati. Una tregua che però è durata poco. Camionette e autovetture di carabinieri e polizia si sono frapposte tra due gruppi di manifestanti (alcune decine di italiani e alcune decine di africani) scesi in piazza per protestare contro il degrado. I residenti hanno anche bloccato la strada Domiziana nei pressi dello svincolo di Pescopagano perché si dicono “abbandonati”.  Sul posto, per fare opera di mediazione, sono arrivati il sindaco di Castel Volturno, Dimitri Russo, e il sindaco del confinante comune di Mondragone, Giovanni Schiappa. Russo ha parlato a lungo con i residenti del posto, chiedendo loro di sospendere il blocco stradale, ma i manifestanti hanno ripetuto di volere «un segnale tangibile delle istituzioni». «Non è questione di razzismo, ma vogliamo ripristinare la legalità: basta con l’occupazione abusiva di case, i furti, la prostituzione e lo spaccio di droga da parte dei clandestini», hanno detto i cittadini. Le tensioni sono esplose domenica pomeriggio quando in località Pescopagano, zona dove convivono non senza difficoltà la comunità italiana e una folta comunità africana, due ivoriani di 30 e 37 anni, sono stati feriti alla gambe, qualcuno dice mentre erano in bicicletta, da un italiano residente in zona, che sarebbe intervenuto per difendere il padre, un vigilante privato. Entrambi sono stati fermati dalla polizia. Il figlio ha raccontato agli investigatori che il padre si sarebbe avvicinato ai due ivoriani perché i due stavano portando un pacco, e avrebbe chiesto loro se l’avessero rubato; ne è nato un litigio. L’uomo, a quel punto, è intervenuto in difesa del genitore sparando i due alle gambe. L’episodio sarebbe avvenuto a pochi metri dalla sede di un’agenzia di vigilanza privata. Sulla dinamica sono comunque in corso ulteriori accertamenti in quanto le due vittime non hanno confermato la versione dei fatti fornita dai due italiani. I due ragazzi feriti sono stati ricoverati non in pericolo di vita, presso la clinica Pineta Grande di Castel Volturno.Una situazione difficile da gestire, che ingenera qualche ripensamento nel ministro dell’Interno Angelino Alfano che ammette: «L’Italia non può accogliere tutti». Critico Maurizio Gasparri: «Quello che sta accadendo a Castel Volturno, con episodi di violenza e intolleranza tra immigrati e popolazione, è frutto dell’irresponsabilità di chi continua a far sbarcare migliaia e migliaia di clandestini. La nostra capacità di accoglienza è finita. Il governo vuole la rivolta civile nelle piazze italiane? Castel Volturno come Lampedusa o Senigallia. Si intervenga subito. Stop sbarchi, stop Mare Nostrum. Basta alibi. Renzi e Alfano parlano parlano e non fanno nulla. Si fanno mettere i piedi in testa dall’Ue e mettono l’Italia in ginocchio. Si sveglino, prima che sia tardi».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *