Emergenza immigrazione, naufragio al largo della Libia: almeno 20 morti e decine di dispersi
Un’altra giornata di passione sul fronte sbarchi. Una nuova tragedia è avvenuta al largo della Libia: almeno 20 persone sono morte e decine sono disperse nel naufragio di un barcone a 100 km a est di Tripoli. Secondo i 22 clandestini tratti in salvo, a bordo c’erano circa 150 migranti. Ancora sotto pressione il Canale di Sicilia dove sono arrivati oltre 300 migranti: 112 di origine subsahariana, di cui 25 donne, sono arrivati nella rada di Porto Empedocle, nell’Agrigentino, sul mercantile liberiano “Perge”; saranno trasferiti a Trapani, perché nel centro d’accoglienza di Siculiana sono, al momento, ospitati 260 persone e non c’è posto per accogliere altri migranti. Una nave ha poi soccorso circa 200 extracomunitari e ha fatto rotta verso il porto di Pozzallo, nel Ragusano. Anche le coste pugliesi hanno vissuto ore di tensione: sono arrivati nel porto di Roccella Ionica i 65 migranti di nazionalità siriana, tra cui nove donne e sei bambini (uno neonato), soccorsi martedì notte dalla Guardia costiera a circa 120 miglia dallo Jonio reggino. I migranti si trovavano a bordo di una vecchia imbarcazione col motore in avaria partita dalla Turchia verosimilmente tra il 21 e il 22 luglio scorsi. I migranti sono stati ospitati in una struttura messa a disposizione dal Comune. Inoltre la nave Zeffiro sta per arrivare nel porto mercantile di Taranto per fare sbarcare 404 migranti salvati nell’operazione “Mare nostrum”. Tra i profughi vi sono 241 uomini, 62 donne (una delle quali incinta) e 101 minori, dei quali 52 non accompagnati, e 4 neonati. Ad annunciarlo è il Comando marittimo sud in attesa dell’ufficialità da parte del ministero dell’Interno. Nello specifico, si tratta di 396 siriani, 6 sudanesi e 2 egiziani, che saranno smistati in centri di accoglienza prima di essere accompagnati in bus o treno verso altre destinazioni.