Fitto incontra Berlusconi e avverte: il centrodestra riparta dai contenuti

24 Lug 2014 16:00 - di Redazione

Prove tecniche di riunificazione nel centrodestra. L’idea piace a tutti o quasi ma la sua realizzazione non appare semplice né scontata, come dimostra anche l’esito sostanzialmente interlocutorio dell’atteso incontro tra Berlusconi e Fitto. È comunque un fatto che la piena assoluzione abbia rimesso in sella il Cavaliere che non aspettava altro per dare uno scossone all’intera coalizione. Che al momento, tuttavia, non è tale con la Lega e FdI all’opposizione del governo mentre il Ncd di Alfano è in maggioranza e Forza Italia sta a metà del guado: collabora sulle riforme restando critica su tutto il resto.

A rendere più complicata la situazione contribuisce anche l’irrompere sulla scena del centrodestra di nuovi soggetti o di antichi leader come Corrado Passera o Gianfranco Fini. Il primo, fondatore di Italia Unica, dai microfoni di Rainews 24, auspica la realizzazione di rassemblement alternativo al centro-sinistra “da raggruppare non intorno a una persona ma a un programma e a una visione di Italia che non può essere la riunione né di partiti asserviti al governo né di partiti lepenisti”.  Su Berlusconi il giudizio politico di Passera resta negativo: “Ha avuto 20 anni per fare la rivoluzione liberale e non ci è riuscito”. Quanto a Fini, ha destato non poco stupore il clima decisamente disteso tra lui ed il consigliere politico del Cavaliere,  Giovanni Toti, nella trasmissione In Onda. Il tema era quello delle riforme e per la prima volta dopo anni il confronto tra un forzista e l’ex-leader di An non si è risolto in una gara a suon d’insulti.

Comunque sia, il piatto forte della giornata è senz’altro l’incontro a Palazzo Grazioli tra Berlusconi e Raffaele Fitto, considerato il vero ispiratore della fronda forzista sulle riforme. I due si sono parlati per circa un’ora e mezzo. “Lungo e bel colloquio”, ha commentato all’uscita l’europarlamentare. che tuttavia non si nasconde le difficoltà del momento: “Il rilancio del centrodestra – – ha spiegato – non è un percorso semplice che si sviluppa in poche ore, bisogna lavorare molto a partire dai contenuti per creare, per come la vedo io, una forte e chiara alternativa al governo”. E a chi gli ha chiesto se con Berlusconi si sia parlato di primarie, ha risposto: “Dobbiamo cercare di aggregare non tanto delle sigle, per rilanciare il centrodestra occorrono dei contenuti e degli strumenti”.

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