La solitudine di Marino, ostaggio di lobby e partiti. E a destra spunta l’ipotesi Marchini

26 Lug 2014 16:19 - di Redazione

Anche il Messaggero si è accorto che il Pd ha scaricato Ignazio Marino. E che, oltre a osteggiarlo apertamente, non fa mistero di allearsi perfino con le piccole e grandi lobby che operano nella Capitale, fino a fargli perdere battaglie che al sindaco sembravano epocali: come quella delle tasse per l’occupazione del suolo da parte dei cosiddetti “porchettari”, i camion che confezionano panini nelle piazze di Roma. Anche loro, alla fine, hanno vinto contro il Campidoglio, proprio a causa della debolezza del primo cittadino. E chissà come finirà con i gestori della spiagge a Ostia. “La solitudine di Marino, partiti in aiuto dei camion bar”, scrive sul quotidiano romano Mario Ajello, tratteggiando un quadro non agevole per il sindaco, che s’impegna ma non trova seguito neanche nel suo partito. “Lui voleva aumentare di dieci volte la tassa per l’occupazione del suolo pubblico dei camion bar – che ora agano 3 euro al giorno e ne guadagnano fino a 1000 – e loro, i partiti, asserviti alle lobby, sono riusiti a fare lo sconto a questi baracconi innamovibili del degrado urbano».

Nel centrodestra, intanto, spunta l’ipotesi di candidare Alfio Marchini, in caso di elezioni anticipate per il Campidoglio. L’imprenditore  potrebbe correre per la poltrona di primo cittadino contro l’aspirante del Pd  che con tutta probabilità non appoggerà più Ignazio Marino. La data delle elezioni potrebbe capitare nella primavera del 2015.  Marchini si starebbe già preparando con una sua lista civica, a cui chiedere di dare supporto dalle forze del centrodestra, chd al momento vedrebbero però contraria la componente di Fratelli d’Italia.

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