Le ossessioni dei Putin. Il padre ha un assaggiatore contro gli avvelenamenti, la figlia fugge dall’Olanda dopo il giallo del boeing

25 Lug 2014 19:12 - di Anna Clemente

Finita al centro di una accesa polemica su Twitter, criminalizzata in quanto “figlia di”, messa al bando da Pieter Broertjers, sindaco di Hilversum, una cittadina nei pressi di Amsterdam, che l’aveva bollata come cittadina da espellere, pare che alla fine Maria Putin, figlia di Vladimir, abbia dovuto lasciare la sua casa alla periferia della capitale olandese per motivi di sicurezza.

Dopo l’abbattimento in Ucraina del volo Malaysia Airlines MH17 decollato proprio da Amsterdam, il suo indirizzo di casa era stato pubblicato su internet dagli attivisti ucraini e rilanciato dal web. Poco importa, poi, che la ragazza non abbia ruolo in questa vicenda e che una eventuale responsabilità russa sia ancora tutta da dimostrare, perché in certi momenti quello che si cerca è un nemico-purché-sia su cui scaricare la propria rabbia. E quale catalizzatore migliore di una giovane donna privilegiata, figlia di un potente non proprio simpatico ai più, che ha vissuto una vita al riparo da ogni intromissione?

Di Maria Putin circola una sola foto, pubblicata dal Sunday Times. La ritrae a passeggio col padre e con la madre, quella Liudmila di cui si sono perse le tracce un anno fa, quando annunciò il divorzio dal presidente. Sulla 29enne primogenita di Putin, come sulla sorella Ekaterina, per anni è stato mantenuto il più stretto riserbo: da quando nel 1999 il padre è salito al potere, è stata una figura evanescente, tenuta al riparo da qualsiasi contatto con l’opinione pubblica e da qualsiasi indiscrezione. Fino a quando Broertjers (che poi si è scusato) non ha ritenuto di metterla all’indice, confermando di fatto le informazioni divulgate dagli ucraini, non si sapeva nemmeno con esattezza dove vivesse. Il Cremlino ha tentato di sostenere fino all’ultimo che si trovava in Russia, ma anche i potenti mezzi presidenziali nulla hanno potuto contro la forza virale dei social. A quel punto il Daily Mirror ha avuto gioco facile a cercare conferme e a raccogliere le testimonianze dei vicini di casa. «Non l’abbiamo più vista da quando l’aereo è stato abbattuto», ha detto un residente del palazzo in cui viveva Maria al tabloid, che ha riferito anche di un appartamento, all’attico, del valore di 2.5 milioni di euro e di un fidanzato, il 34enne Jorrit Faasen, che sarebbe un dirigente di Gazprom.

A giudicare da quanto circola in questi giorni sulla sua vita, le sue abitudini e le sue ossessioni, la vicenda per Putin potrebbe essere più sconvolgente di molte delle crisi politiche, diplomatiche e militari che si è trovato a fronteggiare negli anni alla guida della Russia. Proprio questa settimana il Newsweek dedica il servizio di copertina al libro del giornalista britannico Ben Judah, Fragile empire: how Russia fell in and out of love with Vladimir Putin (Il fragile impero: come la Russia si è innamorata e disinnamorata di Vladimir Putin). L’autore, per tre anni, ha raccolto le testimonianze delle persone vicine a Putin per poi trarne quel volume che descrive un uomo che non si lascia sfuggire alcuna informazione, nemmeno di gossip, che ha un assaggiatore personale per paura di essere avvelenato, che detesta il caos di Mosca, che vive solo col cane, ma riceve numerose visite notturne da parte di modelle e ginnaste, che parla pochissimo e ride ancora meno. A dettare i tic di Putin sarebbe principalmente l’assillo per la sicurezza, lo stesso che avrebbe portato alla “cancellazione” delle figlie dalla scena pubblica. Un assillo che, però, si è rivelato foriero di sforzi inutili di fronte alla potenza di tanti cinguettii.

 

 

 

 

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