Risarcimenti ai detenuti e sconti di pena, via libera della Camera. Il “no” indignato” di Fratelli d’Italia
Indennizzi ai detenuti sottoposti a trattamento inumano e stretta sulle misure cautelari. Tra mille polemiche e la dura protesta dell’opposizione, la Camera ha approvato il decreto legge sulle carceri, che ora andrà al Senato per il voto definitivo. Il provvedimento completa il “pacchetto normativo” già approvato nei mesi scorsi in risposta alla sentenza “Torreggiani” della Corte europea dei diritti dell’uomo che ha condannato l’Italia per la situazione delle carceri. Tra le norme, anche interventi sul minorile e sull’organico degli agenti penitenziari. La msura principale sono gli sconti di pena o soldi ai detenuti reclusi in “condizioni inumane”. Per compensare la violazione della Convenzione sui diritti dell’uomo, se la pena è ancora da espiare è previsto un abbuono di un giorno ogni dieci passati in celle sovraffollate. A chi è già fuori andranno invece 8 euro per ogni giornata in cui si è subito la reclusione in condizioni disumane. La richiesta, in questo caso, va fatta entro 6 mesi dalla fine della detenzione. Da qui al 2016 per i risarcimenti saranno disponibili 20,3 milioni di euro. Arriva anche una stretta sul carcere preventivo, col divieto custodia cautelare in carcere in caso di pena non superiore ai 3 anni. In altri termini, se il giudice ritiene che all’esito del giudizio la pena irrogata non sarà superiore ai 3 anni, per esigenze cautelari potrà applicare solo gli arresti domiciliari. La norma non vale però per i delitti ad elevata pericolosità sociale (tra cui mafia e terrorismo, rapina ed estorsione, furto in abitazione, stalking e maltrattamenti in famiglia) e in mancanza di un luogo idoneo per i domiciliari. Il testo è passato con 305 voti a favore, 110 contrari e 30 astenuti. Tra i no anche quello dei Fratelli d’Italia. «La sinistra con il voto favore e complice dell’Ncd, che esprime il ministro dell’Interno Alfano nella compagine governativa, insieme ai deputati di Forza Italia, ha risolto il problema del sovraffollamento delle carceri prima mettendo in libertà i condannati per pene punibili fino a 5 anni di reclusione e oggi distribuendo 240 euro al mese ai delinquenti»”, dichiara il capogruppo Fabio Rampelli. «È l’ennesimo decreto svuota carceri, il quinto – aggiunge – e questo come gli altri non ha previsto nulla per le vittime e i loro famigliari. Fdi-An ha ribadito le sue proposte: costruzione e ammodernamento delle carceri esistenti, limitazione dell’uso della carcerazione preventiva ai casi di flagranza di reato e conclamata pericolosità sociale, espiazione della pena dei detenuti stranieri nelle carceri dei Paesi d’origine, rafforzamento degli organici di polizia penitenziaria. Con il nostro voto contrario abbiamo voluto sottolineare che Fdi-An è per la certezza della pena e sta dalle parte delle vittime e delle loro famiglie, delle forze dell’ordine e di una giustizia umana ma rigorosa».