Roma capitale dei rifiuti, ma per Marino è colpa dei romani (e anche un po’ di Vespa)

7 Lug 2014 18:06 - di Redattore 92

«A San Pietroburgo, 5 milioni di abitanti, non ho visto un solo rifiuto sulla strada. Mi sono vergognato di abitare a Roma». Il tweet del “turista” in Russia Bruno Vespa ha innescato un vero e proprio caso politico per una città assediata dai rifiuti quasi come la Napoli di Bassolini e Jervolino. La risposta di Ignazio Marino è stata un’autodifesa imbarazzata e imbarazzante. La Capitale sporca? Colpadei romani e dei visitatori («In realtà – ha replicato il sindaco – le cartacce per terra sono il modo in cui turisti e romani trattano la città»). E anche colpa un po’ di Vespa. «Purtroppo negli ultimi 50 anni – ha attaccato Marino – nulla è stato fatto per togliere a un monopolista privato la gestione dei rifiuti che era basata su una grande buca (la discarica di Malagrotta, ndr) dove veniva buttato di tutto, dal materasso al frigorifero. Io sono sorpreso che un osservatore attento come Bruno Vespa in questi 50 anni non se ne sia accorto e sarebbe interessante che ci dedicasse una sua trasmissione d’approfondimento». Peccato che Marino non abbia fatto nomi e cognomi dei sindaci di questo mezzo secolo passato: si sarebbe accorto che tre su quattro erano di una giunta di centrosinistra. E che, negli ultimi trent’anni, almeno un ventennio è stato gestito dell’area politica di Marino. «Peggio di Roma trasformata in una discarica da Marino il distruttore, c’è solo la sua difesa d’ufficio –  dice il capogruppo Forza Italia di Roma Capitale, Giovanni Quarzo – blanda e inconsistente di fronte alla dura realtà. Il fatto che Roma sia ridotta a una gigantesca pattumiera è un dato di fatto. Marino deve stare zitto: Roma non è mai stata così sporca. Mai. Trovi una soluzione o si levi di torno, perché in millenni di storia la Capitale d’Italia non è mai stata offesa così tanto quanto in un anno di governo Pd».  Anche per il Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio Luca Gramazio «di fronte all’invasione della “monnezza” in molti quartieri della nostra città, il Sindaco Marino dovrebbe avere almeno la decenza di tacere. Roma vive nel degrado e nell’abbandono, mortificata da un sindaco che giorno dopo giorno dimostra tutta la sua incapacità. In questi dodici mesi tutti si ricordano le foto dei maiali in strada. Che fallimento. Marino, lo ripetiamo: te ne devi andare».

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