Bastoni, calci e pugni: altra rissa tra romeni. E il Campidoglio sta a guardare

19 Ago 2014 12:36 - di Gabriele Farro

Ancora allarme, ancora immigrati che finiscono nella micro e macrocriminalità. Ancora città che diventano teatri di atti violenti. A Roma non si contano più le aggressioni, nell’indifferenza di un centrosinistra che continua a parlare esclusivamente di pedonalizzazioni mentre tutt’intorno scoppia l’inferno. L’ultima storia di ordinaria cronaca: una lite per futili motivi si è trasformata in una furibonda rissa, sedata solo dall’intervento dei carabinieri. Protagonisti, al terminal Anagnina, sono stati quattro romeni arrestati dai militari con l’accusa di rissa aggravata. All’arrivo dei carabinieri, allertati da alcuni passanti, i quattro – di età compresa tra i 22 e i 32 anni – stavano picchiandosi con calci, pugni bastoni di legno. Gli stranieri, in evidente stato di ebbrezza, sono stati portati al pronto soccorso del policlinico Tor Vergata, per la medicazione delle ferite riportate e poi ammanettati e condotti in caserma.

Un altro grave episodio: hanno utilizzato anche un drone i carabinieri di Massa per seguire un tir spagnolo con un carico di hashish, bloccato poi in un’area di servizio dell’autostrada del Sole nei pressi di Anagni, in provincia di Frosinone. In carcere sono finiti i due autisti romeni, sotto sequestro 456 chili di stupefacente – valore al dettaglio intorno ai 3 milioni di euro – trovato nascosto in un incavo del sottotetto del rimorchio. Secondo quanto emerso, per seguire il tir, intercettato a Ventimiglia, è stato deciso di impiegare un drone che ha consentito, anche se a intermittenza per la necessità di ricaricare l’apparecchiatura in volo, di seguirne le mosse attraverso le immagini riprese dalla telecamera del velivolo. I due romeni che erano a bordo del tir, entrambi residenti in Spagna dove è avvenuto il carico del camion, avrebbero detto di non sapere di trasportare droga e che erano diretti a Bari per imbarcarsi per la Grecia per poi proseguire per la Romania. Nell’abitacolo dell’autoarticolato sono state trovate però diverse bolle false che attestavano il trasporto di ortaggi e il loro relativo scarico, mai avvenuto, in varie parti d’Italia.

 

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