Il trio delle meraviglie (Renzi-Letta-Monti) farà piangere di nuovo gli italiani: la Tasi sarà un salasso
Una stangata. Pesante. Anzi, pesantissima. Che molti avevano previsto o sospettato, beccandosi l’accusa di essere pessimisti, allarmisti, servi del padrone – il solito padrone… – e magari anche invidiosi della generosità del nuovo premier, nonché avvoltoi e lingue biforcute. Purtroppo le lingue biforcute avevano ragione. Il trio delle meraviglie Monti-Letta-Renzi, tra mille balletti, ha confezionato un pessimo regalo agli italiani. E si capisce bene perché l’Ici, dopo essere stata cancellata, doveva a forza essere rimessa in gioco con l’Imu e arricchita di nuovi balzelli. Ora si fa luce sui risultati dell’azione congiunta governo di sinistra-governo dei banchieri: la Tasi, se fissata al 2,5 per mille, si attesterà mediamente a 231 euro a famiglia. Lo affermano le stime di Federconsumatori e Adusbef ribadendo che cinque milioni di famiglie pagheranno più di quanto pagavano con l’Imu. Questo a fronte di detrazioni estremamente diversificate da Comune a Comune e «comunque di molto inferiori a quelle disposte per la vecchia Imu». Metà di queste famiglie (circa due milioni e mezzo) beneficeranno di una detrazione minima, pagheranno, quindi, dagli “zero euro” precedenti a una media di 118 euro. Le altre, per le quali il comune non ha disposto alcuna detrazione, passeranno dagli “zero euro” ai 183 euro. L’impatto di tale imposta sui bilanci familiari, soprattutto quelli dei nuclei più in difficoltà, sarà quindi devastante: «Un atteggiamento inqualificabile, quello del governo e dei Comuni, che in questo modo trascineranno i bilanci delle famiglie sempre più in basso, con effetti deleteri sull’intera economia», hanno dichiarato Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti chiedendo al governo e ai Comuni di intervenire rimettendo mano alle detrazioni e ristabilendo un minimo di equità a livello nazionale. Ma Renzi ha già fatto i suoi conti. A danno di tutti.