Iraq, assassinata dagli islamici: aveva imprecato contro l’Isis
Una donna è stata assassinata dai miliziani dello Stato islamico in Iraq (Isis) per avere imprecato contro i jihadisti e cercato di convincere i commercianti di un mercato locale a non vendere loro alcuna merce. Lo ha riferito un responsabile della polizia di Kirkuk. La donna, 40enne, è stata uccisa a colpi d’arma da fuoco nei pressi della sua casa, nel villaggio di Al Zab, a sud-ovest di Kirkuk, secondo quanto hanno riferito alcuni testimoni. La donna, ha detto il tenente colonnello Hamid al Obaidi, si chiamava Soraya al Jubury, aveva poco più di 40 anni ed era vedova di un membro delle milizie Sahwa (“risveglio”), fondate alcuni anni fa tra la comunità sunnita per combattere la presenza di Al Qaida in Iraq. Anche il figlio fa parte delle stesse milizie, ma è in servizio in un’altra città. Inoltre si è appreso che un giornalista curdo dell’agenzia stampa Firat è stato ucciso in un attacco jihadista nel nord dell’Iraq. Lo ha riferito sul sito un responsabile dell’Agenzia. Deniz Firat è stato colpito al cuore da una scheggia nel corso di un attacco dei combattenti dello Stato Islamico a una zona vicino alla città di Makhmour, dove vivono le famiglie dei membri del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK, comunista), situata a circa 280 chilometri a nord di Baghdad.