La Nato: «Mille soldati russi sono entrati in Ucraina». Mosca nega: «Tutte falsità»
Nuove forti tensioni tra Russia e Ucraina dopo il faccia a faccia tra Vladimir Putin e Petro Poroshenko a Minsk di martedì scorso. La città di Novoazovsk, sulla costa del mare di Azov a sud di Donetsk, è stata presa dalle truppe russe, hanno riferito i media ucraini. «Domenica i dintorni di Novoazovsk e posizioni delle Forze armate ucraine sono state bombardate dall’artiglieria dal territorio russo. Dopo è stato effettuato un attacco di due colonne di veicoli armati della Federazione russa», si legge anche su Twitter. L’allarme è stato confermato pure dalla Nato: oltre mille soldati russi sono entrati in Ucraina. L’episodio fa seguito allo sconfinamento di soldati russi catturati dagli ucraini: le foto sono state diffuse martedì durante il vertice di Minsk e il governo russo si è subito affrettato a dire che i soldati avevano sconfinato «per sbaglio». Novoazovsk, città di undicimila abitanti a cento chilometri a sud della roccaforte dei ribelli Donetsk, è infatti a poca distanza dal confine russo. Ma la situazione è tornata a creare allarme e il primo ministro ucraino Arseni Iatseniuk ha chiesto ai paesi membri delle nazioni Unite di convocare una seduta straordinaria dopo gli ultimi avvenimenti nell’Ucraina sudorientale. «La Russia ha notevolmente rafforzato la sua presenza militare in Ucraina», ha dichiarato Iatseniuk. Il capo del governo ucraino ha aggiunto che incontri urgenti devono essere convocati anche al livello Osce e Ue. Il presidente ucriano Petro Poroshenko nel frattempo ha cancellato una visita in Turchia a causa «dell’ingresso delle truppe russe in Ucraina». Lo riferisce un comunicato stampa sul sito presidenziale. Poroshenko ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite: «Il mondo deve dare una valutazione del serio aggravarsi della situazione in Ucraina». Mentre Yulia Timoshenko, ex primo ministro ucraino e capo del partito “Batkivschina” (“Patria”) durante un incontro con i giornalisti a Kiev, ha chiesto di introdurre una legge marziale nelle regioni di Donetsk, dove undici civili sono morti sotto i bombardamenti nelle ultime ventiquattr’ore, e Lugansk. Anche la Lituania è andata in soccorso dell’Ucraina accusando la Russia di essere impegnata in una “chiara invasione militare” in Ucraina e ha sollecitato una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite al riguardo. Una crisi che ha spinto l’Osce a riunirsi nella tarda mattinata a Vienna in sessione straordinaria. Ma l’ambasciatore russo all’Osce ha negato qualsiasi azione militare: «Non ci sono soldati russi in Ucraina». Mentre il Cremlino fa sapere che concorda sull’opportunità di un nuovo incontro fra il presidente russo Vladimir Putin e Poroshenko, dopo quello di Minsk, ma sottolinea che sono necessari negoziati per definire data e formato.