La Russia giudica “ridicole” le prove fotografiche fornite dalla Nato su un’invasione dell’Ucraina

29 Ago 2014 15:13 - di Redazione

Per Mosca “non ha senso commentare seriamente” le immagini satellitari diffuse ieri dalla Nato come prova della presenza di truppe russe nell’Ucraina dell’est. «È diventato ridicolo. Se prima almeno qualcuno metteva il suo nome su queste immagini, fosse Breedlove (il comandante supremo Nato in Europa, ndr), Rasmussen (il segretario generale dell’Alleanza uscente, ndr) o anche Lungescu (la portavoce, ndr), ora esitano», ha sottolineato il generale Igor Konashenkov, portavoce del ministero della difesa russo. L’alto ufficiale ha criticato anche i media occidentali per aver accettato queste immagini per vere. «La frase “la Nato ha pubblicato foto satellitari della presenza di truppe russe in Ucraina” è diventata comune negli ultimi mesi come la famosa frase “gli scienziati britannici hanno scoperto…”», ha proseguito Konashenkov, riferendosi ad un luogo comune spesso ridicolizzato in Russia. «Generalmente queste parole sono seguite dai risultati di qualche nuova folle ricerca che non ha alcun senso pratico», ha aggiunto. Putin, dal canto suo, ha paragonato l’operato dell’esercito ucraino contro le città dei ribelli assediate nell’est ucraino a quello delle truppe naziste “che circondavano le nostre città e sparavano direttamente ai loro abitanti”. Il paragone è stato fatto in un discorso a un forum giovanile filo Cremlino a Seligher. Dalla Nato però insistono: «Nonostante le smentite di Mosca è chiaro che le truppe russe hanno superato la frontiera dell’Ucraina ed agiscono all’interno del paese», dice il segretario dell’Alleanza Atlantica dopo una riunione straordinario dal Consiglio Nato-Ucraina. Mosca, aggiunge, “sfida ogni sforzo doplomatico per una soluzione pacifica”. Intanto Kiev dichiara di avere intenzione proprio di rilanciare il processo di adesione alla Nato dopo le incursioni russe nell’est del Paese. «Il governo ha sottoposto al parlamento un progetto di legge per annullare lo status fuori dei blocchi dell’Ucraina e tornare sulla via dell’adesione alla Nato», ha dichiarato il premier Arseni Iatseniuk nel consiglio dei ministri.

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