Londra a caccia del boia di Foley, si sospetta di un dj 23enne arruolato in Siria dall’Isis
Si stringe attorno a tre nomi, secondo il tabloid britannico The Sun, la caccia a John il jihadista e ai suoi complici detti i “Beatles” per la loro provenienza britannica, sospettati di agire da carcerieri e da carnefici nelle file dell’Isis. Rispunta così il nome di Abdel Majed Abdel Bary, ex rapper di 23 anni partito lo scorso anno da Londra per la Siria a combattere. Di lui si era già parlato perché si sospetta essere il giovane ritratto in una foto recentemente circolata sui social network in cui apparentemente tiene in mano una testa decapitata. Il suo nome era inoltre comparso, citato dalla stampa britannica, con riferimento a una lista di sospetti su cui i servizi britannici starebbero lavorando a ritmo serrato nel tentativo d’individuare l’uomo dall’accento inglese che compare nel video della decapitazione di James Foley. I sospetti si concentrano sull’ex rapper perché le sue caratteristiche fisiche sono ritenute simili a quelle dell’uomo che compare nel video dell’assassinio di Foley, così come il suo accento. Ci sarebbero poi Abu Hussein al-Britani di Birmingham e Abu Abdullah a Britani di Portsmouth, entrambi ventenni. Secondo un esparto di sicurezza citato dal Sun, sul trio si concentra ora la caccia. “Il raggio delle indagini per identificare John il Jihadista e i suoi complici si è ‘significativamente ristretto ma ancora una identificazione precisa del boia di James Foley dal’accento inglese non c’è”, secondo il Times. Il giornale sottolinea che i responsabili dell’inchiesta sono riluttanti a fornire dettagli, sebbene a quanto si apprende l’attenzione si concentrerebbe sul gruppo di estremisti che usa i social network. La polizia è pronta a eseguire retate a tappeto e verifiche, l’attività sarà tuttavia discreta ed è improbabile, scrive ancora il Times, che vengano eseguiti arresti nell’immediato. Tra le preoccupazioni di Scotland Yard e MI5 c’è il rischio di fomentare l’emulazione.