Indagini sulle navigazioni pedofile di Bossetti: “Cercava tredicenni”. L’avvocato smentisce

23 Ago 2014 12:01 - di Redazione

Un nuovo elemento a carico di Giuseppe Bossetti spunta nelle indagini sull’uccisione di Yara Gambirasio. Le analisi su pc e supporti informatici sequestrati al muratore, in carcere con l’accusa di essere l’assassino di Yara Gambirasio, mostrerebbero numerosi accessi a siti pedopornografici. Lo riporta stamattina La Repubblica. Nella sua edizione online, il quotidiano scrive che fino ad un mese prima del suo fermo il muratore di Mapello avrebbe fatto ripetute ricerche online in particolare con la parola “tredicenni”. Secondo Repubblica, “la maggior parte delle ricerche non è stata datata dagli investigatori, cioè non corrisponde ancora a un periodo preciso, rranne in un caso, che risale all’inizio di maggio di quest’anno, quindi poco più di un mese prima del fermo del carpentiere, raggiunto dai carabinieri e dalla polizia in un cantiere”. Sembra, inoltre, che nei cinque casi rilevati finora, non ci sia stato alcun download di materiale pedopornografico sul computer ma solo navigazione su quei portali. 

Immediata la snebtita dei legali di Bossetti: «Non ci sono stati accessi a siti pedopornografici», ha detto Claudio Salvagni, difensore di Giuseppe Bossetti. Poiché secondo le indiscrezioni la ricerca sul pc da parte di Bossetti sarebbe avvenuta digitando la parola “tredicenni”, il difensore ha fatto notare che il muratore di Mapello ha un figlio di quell’età. «Comunque – ha proseguito – il tutto deve essere contestualizzato e non sappiamo, qualora quegli accessi siano davvero stati fatti, quando sono stati fatti». Alla domanda se davvero durante l’ultimo interrogatorio a Bossetti fosse stato chiesto di spiegare perchè sui motori di ricerca avesse scritto la parola tredicenni, il legale ha replicato: «Non rilascio dichiarazioni su fatti coperti da segreto istruttorio. Sono in corso ancora le indagini preliminari». L’avvocato Salvagni, infine, ha ribadito che entro la prima metà di settembre verrà depositata al gip di Bergamo Ezia Maccora la richiesta di scarcerazione di Bossetti. Richiesta che è stata in gran parte già “preparata” e che deve essere solo completata.

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