Piazza di Spagna pedonale, ma c’è poco da festeggiare: il salotto della Capitale è insicuro e fuori controllo
Da stamattina alle otto piazza di Spagna è totalmente pedonale. Non potranno arrivarci più nemmeno autobus e taxi e gli unici mezzi a motore ammessi saranno quelli di soccorso. Ignazio Marino, qualche giorno fa, presentando la novità aveva detto che «sarà un momento da ricordare nella storia della nostra città». L’obiettivo è farne un’oasi per cittadini e turisti. Una storia di degrado e criminalità riportata oggi da tutti i quotidiani, però, spiega che per valorizzare e rendere accogliente il “salotto buono della città” non basta mettere dei paletti.
Due americani, un poliziotti di 48 anni, e la moglie, un giudice di pace di 36, nella notte tra venerdì e sabato sono stati aggrediti da un gruppo di venditori ambulanti bengalesi che, al rifiuto dei due di comprare una rosa, hanno tentato derubarli, dopo averli accerchiati e malmenati. L’uomo, che tra l’altro è stato colpito al viso con il fascio di fiori e con una lattina di birra, è stato medicato al Pronto soccorso e dimesso con una prognosi di cinque giorni per lesioni ed ecchimosi al braccio e alla spalla. Gli sono state procurate nel tentativo di rubargli l’orologio. Poteva andare peggio: era stato accerchiato da cinque persone, ma è riuscito a mettersi in salvo spaventandole, reagendo e urlando di chiamare la polizia. Poi la fuga in albergo, la chiamata al 112 e un sopralluogo in piazza con le forze dell’ordine, che ha portato all’arresto di tre dei cinque aggressori. Erano rimasti sotto Trinità dei Monti come nulla fosse accaduto.
Marino ha promesso che, per liberare la piazza dal degrado, dall’abusivismo e dalla criminalità, «ci metteremo tutto l’impegno e sono sicuro che il Prefetto, il Questore e le forze dell’ordine saranno con noi ad accompagnare questo percorso». E già si parla di una task force di agenti municipali, carabinieri, polizia e finanzieri. Ma si tratta dell’ennesimo annuncio tardivo, che arriva quando la situazione è ormai già allo sbando e incancrenita, come confermato anche da alcuni aspetti del racconto della coppia americana. Il primo: nessuno è intervenuto alla richiesta di aiuto dell’uomo, perché – è stato riferito – i presenti pensavano si trattasse di una delle non infrequenti risse tra stranieri. Il secondo: i bengalesi hanno agito nella convinzione di poter rimanere impuniti, tanto da restare in piazza dopo l’accaduto. Terzo: tutto ciò non è una novità, come ha chiarito il proprietario e direttore dell’albergo in cui alloggiava la coppia. In un’intervista a Repubblica, l’uomo ha raccontato di essere intervenuto personalmente, più volte, in soccorso di altri suoi clienti. «Quando cala il buio lì (sulla scalinata, sulle balconate e a Trinità dei Monti, ndr) la sicurezza è a rischio e gli abusivi proliferano. Per questo – ha detto – molti clienti preferiscono non percorrere la scalinata, per quanto sia un’esperienza affascinante, ma farsi portare in taxi su piazza di Spagna: non si sentono sicuri». Da oggi non avranno più neanche questa opzione. Dunque, per usare ancora quella metafora molto abusata, se l’obiettivo è fare della piazza e della scalinata il “salotto buono della città”, forse era il caso di “ripulirle” prima di offrirle agli ospiti e non dopo averli fatti accomodare a loro rischio e pericolo.