A Milano un presidio per i cristiani perseguitati, nel luogo simbolo della libertà religiosa

13 Set 2014 16:11 - di Redazione

Una manifestazione a sostegno dei perseguitati cristiani nel mondo, in un luogo simbolo non solo della cristianità, ma della libertà e della convivenza religiosa: la chiesa di San Giorgio al Palazzo a Milano, dove nel 313 fu promulgato l’editto di Costantino. A organizzarla è stata Forza Italia, accogliendo – è stato spiegato – il suggerimento di una cittadina. Così, nel giorno in cui l’Isis divulga un video in cui minaccia «la guerra all’Europa e ai cristiani in Siria», esortando attentati suicidi, da Milano arriva un richiamo alla civiltà e alla difesa dei diritti fondamentali. «Qua venne promulgato l’editto di Costantino che stabiliva il diritto di libertà religiosa per tutti coloro i quali vivevano nell’Impero romano», ha ricordato il capogruppo azzurro in Comune, Fabrizio De Pasquale, sottolineando che «noi abbiamo voluto trovarci in questo luogo dove sicuramente già 1701 anni fa vi era rispetto per la libertà religiosa e rispetto per la libertà individuale e il diritto di ogni cittadino di professare la propria religione». Durante la manifestazione sono stati sventolati drappi, bandierine e fazzoletti bianchi ed è stato osservato un minuto di silenzio contro le violenze religiose. «La tutela dei valori cristiani è una battaglia di libertà, non per una parte del mondo, ma per l’intera popolazione mondiale perché la libertà o è per tutti o non è per nessuno», ha detto la deputata Laura Ravetto. «Tutte le persecuzioni sono odiose, ma quella religiosa è più odiosa di tutte perché ci tocca nel profondo. Tocca i valori per cui alcuni sono disposti a morire», ha proseguito la parlamentare azzurra, presente alla manifestazione, cui hanno aderito anche altri esponenti politici nazionali e i consiglieri comunali di altri partiti. Nei giorni scorsi un’iniziativa simile era stata promossa da Fratelli d’Italia, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione #SiamotuttiN (dove la N sta per Nazareni), che comprende anche una raccolta di firme in segno di solidarietà. Il presidio si era svolto in piazza San Carlo e in poche ore aveva raccolto oltre 500 sottoscrizioni.

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