Borghezio nella periferia abbandonata di Roma: «Vi hanno lasciati soli, serve più sicurezza»
L’europarlamentare della Lega Nord, Mario Borghezio, ha incontrato i cittadini di Corcolle, il quartiere alla periferia est di Roma al centro delle polemiche per le tensioni tra residenti e immigrati, dopo l’aggressione da parte degli stranieri nei confronti di una autista dell’Atac alcuni giorni fa. «Questa periferia romana è già abbandonata a se stessa e bisogna capire se è il caso di installare proprio qui un centro rifugiati – spiega -. Ovviamente se rimanessero tranquilli all’interno del loro centro non ci sarebbero tensioni, ma dal momento che spesso girano in gruppi consistenti e sotto l’effetto di bevande alcoliche c’è il rischio che la situazione possa degenerare». Borghezio ha anche telefonato ai vertici dell’Atac e alla Questura per chiedere «che i mezzi che circolano nelle periferie difficili siano blindati». «Proprio ora ne ne sono passati alcuni e nessuno di questi era blindato – sottolinea – Inoltre è necessario che sui mezzi pubblici ci sia la presenza degli agenti di polizia: spesso su queste vetture circolano decine e decine di immigrati e la gente del quartiere non si sente tranquilla. In questo modo si garantisce anche la tutela e l’incolumità dei lavoratori Atac». «Ai cittadini – conclude Borghezio – ho consigliato di riunirsi in un comitato. Come insegna l’esperienza di Settecamini con la tenacia e l’aiuto della Lega certe battaglie si possono vincere. I cittadini hanno diritto a vivere sicuri nelle proprie case». Borghezio, che a maggio alle Europee era stato candidato in Lazio Toscana, Marche e Umbria, riuscendo a farsi eleggere a Strasbugo, ha permesso allla Lega di conquistare solo nel Lazio, a casa di “Roma ladrona” oltre l’1.6% delle preferenze, intercettando il voto di molti elettori delusi dalla destra. Intanto gli abitanti di Corcolle, che hanno raccolto migliaia di firme per evitare l’insediamento di nuove ondate di disperati, denunciano il boicottaggio da parte dei media. Intanto l’assalto alla autista del bus è diventato di punto in bianco “presunto”, come se i danneggiamenti e l’aggressione fosse stata inventata. Poi attaccano giornali e tv: «Ci stanno definendo razzisti – denuncia uno degli organizzatori della protesta – usano termini come spedizioni punitive, ronde e liste “antinegro” I raduni in piazza sono stati fatti in maniera del tutto spontanea e non organizzata da chissà quale organizzazione. Ribadiamo che l’ associazione commercianti “Made in Corcolle” e’ contro ogni forma di razzismo e violenza, ma con ancora piu forza diciamo che Corcolle non è mai stata razzista! Conviviamo da cittadini e da commercianti con ben 44 etnie e non ci sono mai stati casi simili, la nostra colpa e’ semplicemente di pretendere un quartiere piu sicuro e piu vivibile?».