Centrodestra unito al voto? Matteoli ci prova: partono le consultazioni ma nessun baratto fra Ncd e Lega

6 Set 2014 11:24 - di Gloria Sabatini

Sornione, come sempre, ma determinato. Altero Matteoli, in partenza per Giovinazzo dove è in corso “Everest04”, la festa dei giovani di Forza Italia, scalda i muscoli per le prime consultazioni con il Nuovo centrodestra, la Lega e Fratelli d’Italia, con l’obiettivo di ricostruire il centrodestra, oggi diviso in tanti rivoli. È lui a presiedere la commissione di “esperti” voluta da Berlusconi in vista della tornata elettorale regionale «per elaborare e coordinare i programmi, selezionare le candidature, avviare le trattative con gli alleati al fine di costruire coalizioni coese e competitive». «Ho accettato l’incarico che mi ha proposto l’ex premier perché sono convinto che questa sia la strada», spiega l’ex ministro azzurro. Sull’esito dei prossimi incontri, però, non si sbilancia.

Pensa di riuscire a riportare all’ovile Angelino Alfano?

Lunedì inizieremo le convocazioni e apriremo il tavolo. Lo spirito dell’operazione è quello di ricomporre il centrodestra, oggi diviso, e non ci limiteremo a lavorare ad accordi limitati alle imminenti regionali in Calabria ed Emilia Romagna, ma ragioneremo di tutte le amministrative da qui al prossimo anno.

Le distanze tra Forza Italia e il partito del ministro dell’Interno sembrerebbero ancora enormi. Sono volate anche parole grosse…

Noi affrontiamo la questione con spirito propositivo, poi si vedrà. Certo, esiste un equivoco di fondo che andrebbe sanato: il Nuovo centrodestra è un partito che appoggia un governo di centrosinistra e noi siamo all’opposizione. Ma Alfano ha sempre manifestato la volontà di restare nel centrodestra e noi abbiamo il dovere di provarci.

Porrete come condizione l’uscita dal governo Renzi? 

No, questo non è all’ordine del giorno. Intanto partiamo: ho intenzione di incontrare singolarmente le forze di centrodestra per poi aprire un tavolo comune per una riflessione ampia. Vedremo, in politica non esiste niente che non sia complicato.

È vero che Berlusconi starebbe pensando di mettere sul tavolo della trattativa con Alfano l’appoggio a Lupi come candidato sindaco di Milando scaricando Salvini?

È una notizia priva di fondamento e di buon senso. Come si può immaginare di abbandonare la Lega, che è la seconda forza di centrodestra come consensi, proprio nel momento in cui si lavora per una ricomposizione della diaspora? È totalmente falso.

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