Il padre di Matteo Renzi indagato dalla Procura di Genova per bancarotta fraudolenta
La procura di Genova ha petto un’indagine nei confronti di Tiziano Renzi, padre del presidente del Consiglio Matteo, per bancarotta fraudolenta. L’indagine era stata aperta tempo fa e riguarderebbe il fallimento di una società di distribuzione di giornali, la Chil Post. La procura ha chiesto la proroga delle indagini e ha contestualmente inviato l’avviso di garanzia. Oltre al padre di Renzi ci sono altre due persone indagate. Le indagini sono partite dopo il fallimento e sono condotte dal procuratore aggiunto Nicola Piacente e dal sostituto procuratore Marco Airoldi. I fatti risalgono al maggio del 2013 quando la la società è appunto fallita. Il curatore avrebbe rilevato passaggi sospetti dei rami d’impresa. Tra queste anche uscite di denaro ingiustificate. Al momento della bancarotta, però, il padre del premier aveva già ceduto a un imprenditore genovese la società che, tra il 1999 e il 2004, era intestata a Matteo Renzi e alle due sorelle. Eppure risulterebbero anche contributi figurativi versati all’attuale presidente del consiglio. Vale la pena rilevare che l’apertura di un indagine non è che l’atto preliminare dell’iter giudiziario. E tutti gli sviluppi sono possibili. Bisogna, infatti, vedere se Tiziano Renzi verrà rinviato a giudizio o meno.