La direttrice di Vogue Italia a sostegno di Latorre e Girone. Su Instagram scrive: «Un pensiero ai marò»
Nel giorno in cui arriva il via libera al rientro temporaneo di Massimiliano Latorre, in Italia si registra un endorsement un po’ a sorpresa, ma potenzialmente di grande valore per la causa dei due marò: quello della direttrice di Vogue Italia Franca Sozzani. «Leaving Rome… a thought to marò still in India…», ha scritto sul suo profilo Instagram la Sozzani, reduce dal successo della Vogue fashion’s night out romana. Si tratta del commento a una foto dello striscione «Riportiamo a casa i marò» che campeggia sulla facciata del quotidiano Il Tempo, in piazza Colonna, proprio davanti Palazzo Chigi. Il post in poche ore ha ricevuto quasi 1500 “mi piace” e diversi commenti, quasi tutti a sostegno. Epperò è su uno dei pochi commenti critici che vale la pena soffermarsi, perché dimostra che quello della direttrice di Vogue non è stato un post estemporaneo. «Sapete che sono stati accusati di omicidio???», scrive l’utente critica. «Non mi sembra una news!!!», le risponde la direttrice, di fatto chiarendo che quella foto e quel commento sono stati offerti ai follower e all’opinione pubblica in piena coscienza. La decisione della Sozzani di pubblicare quel post ha un peso specifico molto importante: viene da una donna di un potere riconosciuto universalmente e dovuto prima di tutto alla sua capacità di influenzare gusti, tendenze, opinioni.
Da ventisei anni Franca Sozzani guida Vogue Italia, che proprio questo mese festeggia i 50 anni in edicola. Per prestigio e autorità l’unica in grado di contenderle il primato nel mondo della moda è la direttrice di Vogue America Anna Wintour, di cui è grande amica. Non a caso, c’è chi sostiene che si possa rintracciare anche qualcosa di suo nel personaggio di Miranda Priestly, la terribile direttrice de Il diavolo veste Prada. In realtà, nel curriculum dell’editor-in-chief della più nota rivista di moda al mondo non ci sono solo “fashion” e “party”. La Sozzani è stabilmente impegnata anche nella beneficenza (o “charity” come usa dire in certi ambienti) e nel sociale. È, tra l’altro, presidente della Fondazione Istituto europeo di oncologia, membro fondatore di Child priority, la onlus della Condé Nast (la casa editrice di Vogue) che punta a garantire studi e opportunità di lavoro ai giovani di talento privi di mezzi, ed è ambasciatore di buona volontà per il programma “Fashion 4 development” delle Nazioni Unite. Da anni, inoltre, organizza personalmente Convivio, una manifestazione di raccolta fondi per la ricerca sull’Aids che gode, tra l’altro, dell’Alto patronato del presidente della Repubblica. La Sozzani, dunque, non è solo una donna di potere: è una donna che usa il suo potere per sostenere cause che ritiene giuste e spingere altri a fare altrettanto. La speranza, ora, è che la sua influenza possa esprimersi anche attraverso quel «pensiero» rivolto stamattina ai marò.