La Sapienza “punisce” Mastronardi, il criminologo che invitò Schettino
Sarà sottoposto a un procedimento disciplinare il criminologo Francesco Mastronardi, che a inizio luglio invitò Francesco Schettino a intervenire come relatore sulla gestione del panico nell’ambito di un master in Scienze Criminologiche e Forensi. Lo ha deciso la Commissione etica dell’università La Sapienza di Roma, cui Mastronardi era stato deferito dal rettore Luigi Frati dopo l’emersione dell’episodio. La Commissione, che si è riunita il 3 e il 9 settembre, ha comunicato a Frati di aver riscontrato diverse «violazioni del codice etico di rilevanza anche sul piano disciplinare» e per questo di aver provveduto all’«avvio del procedimento disciplinare». A darne notizia è stata la stessa Sapienza, con una nota in cui è stato ricordato anche l’«ampio risalto sugli organi di stampa» avuto dalla vicenda. «La Commissione, sulla base della documentazione acquisita e di quanto emerso nel corso dell’apposita audizione, ha espresso il parere consultivo che – nel caso esaminato – sussistono più violazioni del codice etico di rilevanza anche sul piano disciplinare, aggiuntive rispetto a quelle rilevate nella prima nota di remissione da parte del Rettore», è stato spiegato. Dunque, a nulla sono valsi i tentativi degli organizzatori di minimizzare quanto accaduto, a partire dalle precisazioni per cui il master non si era svolto in una sede della Sapienza ma all’interno del circolo dell’Aeronautica e da quelle sul fatto che l’ex comandante della Costa Concordia non aveva tenuto una “lezione”, ma aveva offerto una testimonianza. «La libertà accademica di cui godono i docenti universitari per dettato costituzionale impone anche di essere responsabili, proprio perché si è in una comunità educante», fu il commento di allora del rettore, che in questo modo interpretò anche il diffuso sentimento di indignazione per una trovata pressoché universalmente giudicata come indegna e totalmente fuori luogo.