Malore per il marò Latorre, ricoverato in ospedale. La Pinotti vola in India, la Mogherini si sveglia…
Paura in India per i nostri soldati. Uno dei due marò trattenuti a Nuova Delhi, Massimiliano Latorre, ha avuto ieri sera un malore per il quale è stato necessario il ricovero in ospedale. Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, è volata stanotte in India per accertarsi delle condizioni del fuciliere di marina, che comunque non sarebbero gravi. Latorre, secondo quanto si è appreso, ha reagito bene alle prime cure dei medici del reparto di neurologia dell’ospedale di New Delhi, dove è stato ricoverato. I medici del dipartimento di neurologia dell’ospedale di New Delhi, dove è ricoverato il fuciliere di Marina, “si sono dichiarati soddisfatti di come ha reagito alle prime cure”. Neanche una parola sulla vicenda dei due fucilieri era stata pronunciata dal nuovo ministro degli Esteri europeo Federica Mogherini nella lunga intervista rilasciata oggi al Corriere della Sera. Poi, dopo la notizia del malore di Latorre, la Mogherini s’è improvvisamente svegliata: «Riportare i marò in Italia rimane una delle priorità del governo italiano», è scritto in una nota divulgata in tutta fretta, “appena informata del malore che ha colpito Massimiliano Latorre, ha contattato la compagna del marò, Paola Moschetti, per esprimerle la vicinanza sua e del governo”.
«La vicenda dei marò è la più grande vergogna per il nostro Paese. È uno stress fortissimo di carattere psicologico per i nostri fucilieri che a intermittenza e preferibilmente in campagna elettorale si sentono tirati in ballo, ma di fatto sono completamente dimenticati dall’Italia», è invece il commento di Adriana Poli Bortone, dell’ufficio di presidenza di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. Anche Gianni Alemanno sottolinea “l’incapacità dei governi italiani che si sono succeduti di risolvere questo assurdo caso internazionale che sta logorando i nostri due soldati, costretti a vivere in una condizione umanamente insostenibile”. «È inutile che il Minstro Pinotti metta in scena improvvisati viaggi in India, ciò che urge è che ci sia una svolta politica».
L’ultima iniziativa del governo, con l’India, risaliva a inizio agosto quando Renzi aveva avuto una lunga telefonata con il primo ministro indiano Narendra Modi, durante la quale i due leader avevano condiviso «l’importanza di un rilancio dei rapporti bilaterali tra le due democrazie, sia per quanto riguarda gli scambi, sia per la cooperazione internazionale, e nel quadro Ue». Ai marò, anche in quel caso, neanche un accenno.