Marine Le Pen trionfa in tutti i sondaggi, la sinistra grida allo scandalo e si copre di ridicolo
In Italia come in Francia. In Spagna come in ogni altro angolo d’Europa- Non è solo mancanza di obiettività, quella della sinistra e dei quotidiani che la sorreggono. È anche scarsa capacità di “leggere” la realtà, che si traduce in un continuo tentatico di demonizzare il nemico, qualsiasi esso sia, e di buttare in pasto all’opinione pubblica una falsa verità. La situazione politica a Parigi è delicatissima, i due maggiori leader – Hollande e Sarkozy – sono stati travolti da scandali e polemiche, l’unica figura rimasta fuori dal caos è stata quella di Marine Le Pen. Ma per i radical chic e i politici “corretti” è lei il pericolo, il demonio, il mostro, nonostante abbia dimostrato di aver costruito un solido consenso portando avanti le sue idee con coerenza, senza le fiamme infernali di Satana. Ecco che, ancora una volta, tutti parlano di sondaggio-shock. Quale sarebbe lo shock? Questo: se le elezioni presidenziali in Francia si tenessero adesso, la leader del Front National sarebbe in testa al primo turno, qualunque fossero i rivali di centrodestra, centrosinistra e sinistra. Le intenzioni di voto sono state raccolte da Ifop per il quotidiano Le Figaro. Inoltre, se al secondo turno Le Pen si trovasse di fronte all’attuale inquilino dell’Eliseo, François Hollande, vincerebbe nettamente, con il 56%. Se, invece, il suo sfidante al ballottaggio fosse un uomo del centrodestra, la situazione sarebbe più complicata. Dov’è lo shock? Nel fatto che la leader della destra francese vincerebbe, manco fosse una novità. In Francia, al di là della scarsa capacità di governare dimostrata da Sarkozy prima e da Hollande dopo (il primo sconfitto sonoramente alle elezioni, il secondo sceso al minimo storico di consensi) c’è anche il contorno che a completare il quadro. Hollande è al centro dello scandalo, dopo il libro-rivelazione della sua ex-compagna, non tanto per i risvolti amorosi quanto per il profilo politico. L’uomo dell’operaismo francese che chiama con disprezzo «sdentati » i poveri non lascia una buona traccia di sé, specie sotto il profilo della credibilità. Persino i dentisti si sono ribellati: «Signor presidente, gli “sdentati” sono intollerabili, restituisca il sorriso ai francesi». E Sarkozy? Anche l’ultima notizia, dopo quella della pipì dei suoi cani che ha rovinato le stanze dell’Eliseo, lascia perplessi: a quanto riportano le cronache, sembra addirittura che l’emiro del Qatar si sia accollato le spese del divorzio di Nicolas da Cécilia Attias. A svelarlo è il libro-inchiesta Une France sous influence. I rapporti molto stretti fra l’ex capo dello Stato e i regnanti qatarini sono noti da anni: l’acquisto della proprietà della squadra di calcio della capitale, il Paris Saint-Germain, è solo la punta di questo iceberg. Il libro firmato da Vanessa Ratignier e Pierre Péan indaga sulla propulsione che la presidenza Sarkozy ha dato all’aumento della presenza del Qatar in Francia. In cambio, il presidente fu aiutato quando si trovò in guai seri, all’indomani dell’elezione nel 2007, nel momento in cui la moglie Cécilia gli chiese il divorzio. La frase dell’emiro Cheikh Hamad Ben Khalifa al Thani citata nel libro sarebbe stata rivolta da quest’ultimo a un ex attivista libanese, Anis Naccache, condannato all’ergastolo nel 1982 per il tentato omicidio dell’ex primo ministro dello Scià di Persia, Shapour Bakhtiar: «Mi raccontò – riporta il libro citando l’emiro – che la moglie gli chiedeva tre milioni di euro per divorziare. Quei soldi li pagai io». Di fronte a tutto ciò, il vero shock non è che Marine Le Pen possa vincere le elezioni. Ma che possa perderle.