Marino va a San Francisco sognando l’ecodistretto. Ma a Roma non si svuotano nemmeno i cassonetti…
Un lungo fine settimana californiano per Ignazio Marino. Mentre in Campidoglio scoppia la guerra nel Pd per chi dovrà assumere l’incarico di vicesindaco della città metropolitana, il primo cittadino vola verso i lidi più sereni di San Francisco alla ricerca – è stato spiegato – di «mecenati» per restaurare i monumenti della Capitale e di spunti per rendere più efficiente il ciclo dei rifiuti. La «gestione dei rifiuti solidi urbani», come si legge in una nota ufficiale del Campidoglio, era stata anche al centro del viaggio che Marino ha compiuto a metà agosto a Londra, dove è stato ricevuto non dal suo omologo ma dal vice sir Edward Lister. Anche la questione della conservazione del patrimonio artistico e archeologico della Capitale era già stata affrontata in una delle missioni internazionali del sindaco: un viaggio a Boston «breve, ma intenso», come riferisce ancora il sito del Campidoglio, che si è svolto tra fine maggio e inizio giugno e in cui si è parlato anche di traffico e politiche per la mobilità. Anche in Arabia Saudita, dove Marino è andato a fine marzo, l’argomento clou del viaggio è stato il «fundraising» a vantaggio dei monumenti romani, oltre che per «investimenti sociali a beneficio della periferia».
C’è indubbiamente qualcosa di meritevole in tutto questo attivismo internazionale di Marino, che evidentemente riconosce di aver bisogno di aiutini in giro per il mondo. D’altra parte, però, non si può non notare che per capire come migliorare la mobilità o il ciclo dei rifiuti a Roma non è che ci sia poi tutto questo bisogno di andare lontano. Forse basterebbe scendere dal Campidoglio – possibilmente non i bicicletta, ma in macchina, motorino o autobus come fa la stragrande maggioranza dei cittadini romani – e farsi un giro in città: il sindaco potrebbe accorgersi che, per esempio, tagliare le linee degli autobus e aumentare il costo dei parcheggi, promettendo di contro cose come l’incremento del bike sharing, non facilita molto gli spostamenti in città o che per Roma c’è poco da vagheggiare un ecodistretto in stile San Francisco se in un qualsiasi giorno feriale di settembre non si riescono nemmeno a svuotare i cassonetti nelle vie, per dirne una, a ridosso di piazza San Pietro, come testimonia la foto che proponiamo in questo articolo e che è stata scattata intorno a mezzogiorno di martedì all’angolo tra via Gregorio VII e piazzale Gregorio VII.