Pioggia di bombe americane in Siria. «I terroristi del Khorasan progettavano di far esplodere aerei di linea»
Una pioggia di bombe si è abbattuta la notte scorsa sullo Stato islamico in Siria e anche in Iraq. Gli Usa, con il sostegno di cinque Paesi arabi, hanno lanciato raid massicci colpendo anche dal mare con 47 missili Tomahawk e allo stesso tempo hanno martellato un gruppo di veterani di al Qaida che sempre dalla Siria complottava contro l’America e i suoi alleati: «È stato un successo»,ha affermato il Pentagono dopo i primi attacchi in territorio siriano, mentre il Commander in Chief, Barack Obama, ha ribadito che gli Usa “non tollereranno che i terroristi trovino rifugi sicuri”, lasciando intendere che questo è solo l’inizio. «Lo sforzo complessivo richiederà tempo», ha detto Obama in una breve dichiarazione prima di partire per New York per partecipare all’Assemblea generale dell’Onu, “ma faremo ciò che serve per combattere questo gruppo terrorista, per la sicurezza del Paese, della regione e del mondo intero”.
Al Congresso Obama ha comunicato che al momento “non è possibile sapere quale sarà la durata” delle operazioni in Siria e in Iraq, dove dall’8 agosto le forze Usa hanno condotto quasi 200 raid aerei. Quelli condotti la notte scorsa con l’assistenza o sostegno diretto di Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Giordania e Bahrein hanno colpito decine di “postazioni, campi per l’addestramento, centri di controllo e comando, depositi di armi e munizioni, mezzi militari e anche un centro finanziario sparsi in quattro diverse province siriane, ma in particolare nella regione di Raqqa, dove il “califfo” Abu Bakr al Baghdad ha stabilito la sua “capitale”. Il Pentagono ha peraltro colto l’occasione per dare il battesimo del fuoco ai caccia stealth di quinta generazione F-22 Raptor. Non ci sono al momento indicazioni sui risultati ottenuti, ma fonti dalla Siria parlano di almeno 120 jihadisti uccisi. Fonti mediche a Kfar Deriyan riferiscono anche di due donne e sette bambini rimasti uccisi.Secondo la Cnn, il gruppo Khorasan stava progettando anche attentati con bombe nascoste sugli aerei. Lo avrebbero rivelato fonti dell’intelligence Usa, spiegando come questa sia stata una delle opzioni e come non si conosca al momento quali fossero i bersagli. Sarebbero stati utilizzati dentifrici e abiti esplosivi.